Una ragazza pakistana, costretta a sposare un uomo che non amava, voleva ammazzare il consorte ma le cose sono andate davvero storte e ha fatto una strage. Solo un mese fa, nel Pakistan profondo, era stata costretta a sposare un parente più vecchio che odiava e così aveva pensato di toglierlo di mezzo avvelenandogli il latte.
Il piano è fallito poiché il latte destinato al marito è invece stato usato per produrre "lassie", la tradizionale bevanda molto diffusa nel subcontinente indiano, che è stato poi servito dai familiari di lei a una festa. Il risultato è un massacro: 27 persone, legate a entrambi gli sposi, sono state portate in ospedale per avvelenamento e 17 di esse sono morte, mentre numerose altre sono ancora in bilico fra la vita e la morte.
La protagonista, rea confessa della tragica vicenda, avvenuta alcuni giorni fa ad Ali Pur, nella provincia pachistana orientale del Punjab, è la 21enne Asiya Bibi, che è stata arrestata. Inizialmente tutti avevano pensato che una lucertola velenosa fosse caduta nel recipiente del "lassie".
ATS/Reuters/EnCa