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Mosca avanza e vuole negoziare, ma solo alle proprie condizioni

Il Cremlino si aspetta a Istanbul passi concreti e risposte da Kiev su diversi memorandum dopo l’offerta di incontro proposta da Zelensky - L’analisi di Giuseppe D’Amato alla RSI

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Russia-Ucraina: proposti nuovi colloqui

Telegiornale 20.07.2025, 20:00

Di: TG/sdr 

Nelle ultime 36 ore l’Ucraina ha risposto ai recenti attacchi russi con il lancio di oltre 230 droni, causando la chiusura temporanea dei principali aeroporti di Mosca e la cancellazione di 140 voli. Tutto questo mentre il Cremlino nicchia sulla proposta avanzata sabato da Zelensky, ovvero di nuovi colloqui di pace già in settimana con incontri di alto livello.

Intanto, per arrivare alla cronaca di queste ore, nella regione di Mosca i servizi di sicurezza hanno rimosso i resti dei droni ucraini abbattuti. Secondo il ministero della Difesa sono oltre 230 i droni di Kiev che da sabato mattina sono stati lanciati in territorio russo. Un attacco che arriva dopo le pesanti ondate di bombardamenti contro l’Ucraina, sempre più intense e frequenti. Sempre sabato Kiev ha offerto a Mosca un nuovo incontro a Istanbul ma, dopo che i precedenti round si erano limitati a portare a scambi di prigionieri, Zelensky ha rilanciato questa volta chiedendo colloqui a livello più alto. “Dobbiamo fare di tutto - ha riferito il presidente ucraino - per raggiungere un cessate il fuoco: la parte russa dovrebbe smetterla di nascondersi da ogni decisione. Scambio di prigionieri, ritorno dei bambini, fine delle uccisioni e ci serve un incontro a livello di leader per assicurare veramente la pace, una pace duratura. L’Ucraina, ha concluso, è pronta per un incontro del genere”.

Un’offerta che arriva a meno di una settimana dall’inversione di rotta di Donald Trump, che lunedì scorso ha dato il via libera alla fornitura di alcune armi a Kiev e lanciato un ultimatum a Vladimir Putin. Domenica il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ripetuto che il presidente russo è pronto a trattare ma che continuerà a perseguire i propri obiettivi. Intanto l’avanzata delle forze di Mosca sul campo procede in modo molto lento ma costante e domenica la Russia ha annunciato la conquista di un nuovo villaggio nella regione di Donetsk.

L’offerta di mediazione e il prezzo dell’avanzata russa

“Zelensky intende dimostrare a Trump che nei 50 giorni concessi a Putin dal presidente americano ha fatto tutto il possibile per giungere ad un accordo con il Cremlino, ecco la ragione della presente accelerata”, questa l’analisi del collaboratore della RSI da Mosca, Giuseppe D’Amato. “Kiev - prosegue - ha cambiato il Governo preparandosi alla ricostruzione e ha modificato la propria tattica, sia diplomatica che militare. Primo, Zelensky, appunto, ha proposto al Cremlino un incontro la prossima settimana ad Istanbul. Secondo, è disposto addirittura a negoziare senza mediatori direttamente con i russi dal punto di vista militare. I droni ucraini stanno mezzo paralizzando i trasporti aerei e ferroviari nella Russia europea, l’obiettivo è creare problemi ai turisti russi in maniera che facciano sentire la loro voce al potere”.

Il Cremlino non sembra avere paura delle sanzioni americane. Intanto vuole un accordo alle proprie condizioni capestro per Kiev, fin dal novembre 2021. “Ora - prosegue l’esperto al Telegiornale della RSI - la cosa importante è che ci sia disponibilità da parte di Mosca a negoziare”. Da quanto sta emergendo i russi pretendono in Turchia passi concreti e risposte da Kiev su un paio di memorandum che le parti si sono da tempo scambiati. L’altro aspetto importante è che il Cremlino non chiuda ad un incontro Trump-Putin, anzi. Ma è stato ribadito che tale incontro dovrà suggellare il raggiungimento di un qualche obiettivo concreto.

La Russia continua ad avanzare e ha dimostrato in questi ultimi due mesi, con i pesantissimi attacchi contro l’Ucraina, di avere ancora notevoli capacità militari. Perché fermarsi adesso? “Putin fondamentalmente - chiarisce D’Amato - chiedeva di poter avere mano libera fino all’inverno e Trump in pratica l’ha concessa. Vero, i russi stanno avanzando, ma stanno avanzando molto lentamente e il prezzo di questa, avanzata, da quello che noi sappiamo, è estremamente alto in vite umane. Stanno cercando in tutti i modi di utilizzare il momento favorevole dal punto di vista militare, ma le loro risorse finanziarie, di mezzi e soprattutto anche di uomini, non sono immense come potrebbe sembrare”.
                

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