Reportage

Terre rare: la base sporca dell’energia pulita

Senza questi elementi non esisterebbero auto elettriche, turbine eoliche o accumulatori di energia, ma la loro estrazione ha un pesante impatto ambientale

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Per molto tempo non si è prestato attenzione a come venivano estratte

  • Reuters
Di: Samuel Emch (SRF)/sf 

Non può più bere l’acqua del suo pozzo da molto tempo, spiega un’anziana proprietaria di un negozio nella provincia meridionale cinese del Jiangxi: “Uso l’acqua solo per pulire il pavimento, ma non per cucinare o bere”, racconta in un reportage di SRF.

L’estrazione di terre rare in Cina (Echo der Zeit, SRF, 14.07.2025)

La donna ci mostra la pozzanghera tra il marrone e il grigio nella sua sorgente, ricoperta da una patina oleosa. “In tutta la regione le falde acquifere sono inquinate” dice. Nel frattempo, camion carichi di terre rare appena estratte passano rombando davanti alla casa.

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Anche dopo anni, l'acqua di sorgente in tutta la regione è avvelenata dall'estrazione illegale delle terre rare

  • SRF

Questi elementi vengono estratti iniettando nel terreno delle soluzioni alcaline tossiche, che separano gli elementi desiderati dall’argilla. Nello Jiangxi, una delle aree di estrazione più importanti al mondo, questo sistema è stato applicato per decenni.

Le autorità in Cina e gli acquirenti, anche in Occidente, per molto tempo non hanno prestato attenzione a ciò che accadeva ai liquidi tossici dopo l’estrazione. Le conseguenze sono state l’avvelenamento delle falde acquifere, la morte dei corsi d’acqua e l’erosione del suolo.

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A monte la soluzione chimica viene iniettata nel terreno e a valle, con le terre rare disciolte, viene raccolta in bacini

  • SRF

Un settore strategico sotto controllo statale

Mentre il corrispondente di SRF si avvicina a una miniera controllata dallo Stato, un pickup lo sorpassa e blocca la strada: le visite non sono benvenute. Viene poi seguito dal mezzo fino a quando non lascia la regione.

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Le terre rare sono un argomento delicato. Veniamo sorvegliati mentre ci avviciniamo a una miniera controllata dallo Stato

  • SRF

Anche nel distretto vicino vengono estratte le terre rare. La sorveglianza è meno rigida, ed è stato possibile visitare una miniera. Anche qui le terre rare vengono estratte dal terreno utilizzando soluzioni alcaline.

Le operazioni non avvengono però più in piccole miniere illegali, ma sono le aziende statali a gestire l’estrazione. L’obiettivo è evitare ulteriore inquinamento. Inoltre, la Cina ha sviluppato nuovi metodi di estrazione più rispettosi dell’ambiente.

I minatori vanno in Myanmar

Il signor Zhen vive non lontano dalla miniera visitata. Racconta che il fiume dietro sua è stato morto per anni. Ora i pesci stanno lentamente tornando, una conseguenza della presunta maggiore attenzione all’ambiente.

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Dopo anni le autorità stanno cercando di rimediare ai danni ambientali

  • SRF

Lo Stato investe miliardi per rimediare ai danni ambientali nello Jiangxi: “Hanno assunto le donne del villaggio per ripiantare la vegetazione nelle ex miniere” afferma Zhen.

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Numerose miniere illegali sono state chiuse nella provincia di Jiangxi. Molti lavoratori ora estraggono le terre rare in Myanmar o in Laos

  • SRF

Allo stesso tempo, migliaia di persone che hanno perso il lavoro nelle miniere illegali si sono trasferite in Myanmar e Laos per estrarre terre rare. Le statistiche mostrano che la Cina importa sempre più materiale estratto dal Myanmar, per poi separare le terre rare direttamente sul proprio territorio.

Myanmar: terre rare e guerra civile

In Myanmar l’estrazione delle terre rare è in piena espansione. L’attività si concentra nella regione di confine con la Cina, soprattutto nello Stato Kachin, nel nord del Paese, e sempre più anche nello Stato Shan.

Il metodo di estrazione è molto dannoso per l’ambiente. In Thailandia, nel frattempo, sono già state rilevate sostanze tossiche nei fiumi.

La Cina, principale acquirente, collabora di volta in volta con le fazioni che controllano i territori di estrazione. Nello Stato Kachin, ad esempio, lavora con la Kachin Independence Army (KIA), che controlla ampie porzioni della regione e quindi anche importanti aree minerarie.

Allo stesso tempo, la Cina utilizza il proprio potere economico come leva politica: nella battaglia per la città strategica di Bhamo, avrebbe minacciato la KIA di interrompere le importazioni di terre rare provenienti dai territori sotto il suo controllo, qualora non si fosse ritirata e non avesse ceduto la città alla giunta militare. La Cina è tuttora considerata il principale sostenitore del regime militare.

Martin Aldrovandi, corrispondente SRF per il Sud-est asiatico

La Cina esporta il problema

I cinesi hanno avuto un ruolo centrale nell’estrazione delle terre rare in Myanmar. Lo afferma l’esperto Thomas Krümmer della società di consulenza Ginger con sede a Singapore. Ha analizzato immagini satellitari delle attività estrattive e ritiene che vengano utilizzati gli stessi metodi dannosi per l’ambiente già impiegati in passato nel Jiangxi.

L’inquinamento ambientale causato dall’estrazione delle terre rare non è stato eliminato, ma semplicemente spostato. Le normative cinesi non si applicano nei Paesi confinanti, e gli acquirenti occidentali sembrano ancora non voler sapere esattamente in quali condizioni vengano estratte le materie prime alla base della transizione energetica.

Collaborazione con “FAZ” e “Le Monde”

Per questo articolo, SRF ha collaborato con il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung” e il giornale francese “Le Monde”.

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Cina: l'economia cresce

Telegiornale 15.07.2025, 12:30

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