Il TAR del Lazio, in seguito a ricorsi, ha annullato le nomine dei direttori di 5 dei 20 più importanti musei italiani, avvenute nel 2015. “Non ho parole, ed è meglio...". Così il ministro italiano dei Beni culturali, Dario Franceschini, commenta la notizia, anticipata dal Sole 24 Ore.
I giudici, critici su diversi aspetti delle selezioni e delle nomine, ritengono in particolare che “il bando non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani (sono sette alla testa delle prestigiose istituzioni) in quanto nessuna norma derogatoria consentiva al MIBACT (la riforma dei musei italiani) di reclutare dirigenti pubblici al di fuori delle indicazioni, tassative, espresse dalla legge”.
Il ministro Franceschini preannuncia appello al Consiglio di Stato. Fino al termine della faccenda i direttori esonerati saranno sostituiti ad interim.
ANSA/Swing