I 32 Paesi della NATO hanno concordato di destinare il 5% del loro Prodotto interno lordo (PIL) alla difesa, hanno dichiarato domenica alcuni diplomatici a Bruxelles. La decisione arriva a pochi giorni dal vertice dell’Alleanza che si terrà all’Aia.
Nel fine settimana, i negoziatori avevano messo sul tavolo una bozza finale di accordo per aumentare drasticamente le spese militari e di sicurezza dell’Alleanza, in seguito alle obiezioni di Madrid. L’accordo era da considerarsi accettato, se nessuno avesse presentato obiezioni entro le 17.30 di oggi. Cosa che è avvenuta, secondo i diplomatici.
Anche la Spagna, che finora contribuiva per l’1,28% del PIL, aumenterà il proprio contributo, ma non fino alla soglia contestata. Il primo ministro spagnolo Sanchez ha affermato domenica che c’è stato un accordo e che il suo Paese “continuerà ad essere un attore chiave nell’architettura di sicurezza dell’Unione Europea e della NATO”, precisando poi che “la Spagna spenderà il 2,1% del PIL per mantenere l’equipaggiamento e il personale richiesti dall’Alleanza”.
L’accordo sul 5% prevede un aumento delle spese militari in senso stretto al 3,5% del PIL e delle spese per la sicurezza in senso lato all’1,5%

RG 12.30 del 20.06.2025 La corrispondenza di Andrea Ostinelli
RSI Info 20.06.2025, 12:30
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