Nave diretta a Gaza attaccata da droni al largo di Malta

La The Conscience, una nave appartenente alla cosiddetta Freedom Flotilla che salpava per Gaza allo scopo di sfidare il blocco israeliano in corso da due mesi e consegnare aiuti umanitari, è stata colpita da droni israeliani poco dopo la mezzanotte in acque internazionali al largo di Malta. Lo ha segnalato la stessa organizzazione, denunciando una violazione del diritto internazionale.

Non si segnalano vittime fra la 16 persone a bordo, ma è scoppiato un incendio (poi spento) e l’imbarcazione non appare più in condizioni di navigare. La Valletta ha inviato soccorsi.

Di questo episodio c’è un precedente, l’assalto alla Mavi Marmara del 2010. I soldati israeliani uccisero allora 9 militanti turchi.

Intanto, la situazione nella Striscia di Gaza continua a peggiorare. L’intervento umanitario è “sull’orlo del collasso totale”, afferma la Croce Rossa internazionale. Stando a quanto comunicato venerdì dalla sede ginevrina del CICR, “se gli aiuti umanitari non riprenderanno immediatamente, il Comitato Internazionale della Croce Rossa non avrà più cibo, medicine e beni essenziali per continuare molti dei suoi programmi”.  Sei settimane di intense ostilità, unite a due mesi di blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele, hanno privato i civili dei mezzi necessari per sopravvivere, aggiunge la nota.

Per bocca di un proprio portavoce, la Commissione europea ha manifestato la propria preoccupazione. I rapporti “suggeriscono che le scorte di cibo arrivate durante il cessate il fuoco si stanno esaurendo, e ricordiamo che, secondo il diritto umanitario internazionale, gli aiuti umanitari devono raggiungere i civili in difficoltà”.