Il premier ungherese Viktor Orban continua a distanziarsi dal resto dell’Unione Europea riguardo ai rapporti con la Russia. Il capo del Governo magiaro si è recato venerdì per la seconda volta in poco più di un anno a Mosca, dove ha incontrato Vladimir Putin e gli ha promesso che Budapest continuerà a importare anche in futuro petrolio e gas russi. Sfida così la decisione di principio dell’UE di interrompere dal 2027 tutte le importazioni di gas dalla Russia, una decisione contro la quale Orban ha già annunciato questo mese un ricorso alla Corte di giustizia europea.
L’Ungheria, priva di sbocchi sul mare, dipende peraltro ancora fortemente dai gasdotti provenienti da est per garantire l’approvvigionamento energetico del Paese “a costi abbordabili” per l’economia e la popolazione. Orban ha ottenuto da Donald Trump anche l’esenzione dalle sanzioni statunitensi contro il greggio russo.
Orban - che dal 2022 ha regolarmente “frenato” le misure contro Mosca e non ha mai inviato aiuti a Kiev - ha rivendicato di non aver rinunciato “alla cooperazione in alcun ambito” malgrado la pressione del resto dei Ventisette. L’inquilino del Cremlino lo ha ringraziato invece per la sua “posizione equilibrata” riguardo alla guerra in Ucraina.

Ucraina, il punto sui negoziati
Telegiornale 26.11.2025, 12:30









