Leone XIV venerdì nella sua prima messa da Papa, concelebrata con i cardinali, elettori e non, all’interno della Cappella Sistina dove era stata scelto giovedì, ha commentato il passaggio del Vangelo di Matteo in cui Gesù indica Pietro come la pietra su cui avrebbe edificato la propria Chiesa. Ha promesso di essere “amministratore fedele” e ha ribadito una missione, quella di essere “luce nelle notti del mondo”.
“Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”, ha detto Leone XIV. “Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito”, ha aggiunto nell’omelia.
“Eppure, proprio per questo - ha affermato Papa Prevost - sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco”.
“Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”, ha proseguito il pontefice.
Le prime due letture erano state in inglese e in spagnolo, le due lingue sono quelle maggiormente usate nelle messe internazionali in Vaticano ma anche le due principali lingue parlate dal pontefice poliglotta, nato negli Stati Uniti e a lungo missionario in Perù. La lingua della celebrazione, come in tutte le messe solenni, era invece il latino. Lo stesso Prevost aveva introdotto l’omelia parlando inizialmente a braccio in inglese, prima di passare all’italiano.