L'azione della polizia contro il gruppo di uomini armati a Kumanovo si sarebbe conclusa con la resa dei paramilitari che si erano asseragliati in alcuni edifici. Lo hanno reso noto i media macedoni. Mancano ancora tuttavia conferme ufficiali sulla conclusione dell'operazione.
Tre poliziotti e tre civili sarebbero rimasti uccisi durante l'intervento contro i 70-80 uomini infiltratisi nella città del nord del paese balcanico, al confine con Serbia e Kosovo. I rivoltosi avevano attaccato le forze dell'ordine con armi automatiche e bombe a mano.
Sull'identità e la provenienza degli uomini armati non si hanno particolari. Secondo il portavoce del ministero dell'interno, Ivo Kotevski, il "gruppo terroristico" è penetrato illegalmente in Macedonia da un non meglio precisato "paese vicino". A parere di molti si tratterebbe del Kosovo (a stragrande maggioranza di popolazione albanese).
Nel 2001 la Macedonia fu sconvolta da un conflitto armato tra separatisti albanesi, appoggiati dagli indipendentisti del Kosovo (Uck), e forze governative che provocò centinaia di morti. La popolazione della Macedonia, circa due milioni di abitanti, è per il 25% di etnia albanese.
ATS/M.Ang.