La torre di controllo non ha avvertì l’aereo della traiettoria dell’elicottero Black Hawk prima dell’incidente a Washington lo scorso 29 gennaio.
Lo ha detto la Federal Aviation Administration che per la prima volta ha ammesso che ci sia stato un errore dei controllori di volo fra le cause dello schianto nel quale sono morte 67 persone.
L’ammissione è emersa il secondo giorno dei tre previsti nell’udienza del National Transportation Safety Board (NTSB) sulle cause dell’incidente. Il controllore responsabile dei voli dell’elicottero e dell’aereo di linea aveva gestito 21 velivoli diversi nei 10 minuti prima della collisione sul fiume Potomac, ha affermato la presidente dell’NTSB Jennifer Homendy. Non solo, l’impiegato ha dichiarato nella sua testimonianza di sentirsi “sopraffatto” dal lavoro circa 15 minuti prima dell’incidente, ma che il traffico si era attenuato e che il carico era diventato più gestibile, nonostante stesse contemporaneamente su due postazioni di controllo, occupandosi sia di aerei che di elicotteri.
In generale, l’udienza ha evidenziato fin qui da un lato che lo scalo Ronald Reagan non era in regola sotto diversi aspetti, a cominciare dalla scarsità di personale, ma anche le preoccupazioni di molti attori del settore per la presenza degli elicotteri militari pericolosamente vicino alle rotte degli apparecchi in arrivo, come quello proveniente da Wichita coinvolto nell’incidente.
L’approfondimento sul tema:
https://rsi.cue.rsi.ch/info/mondo/Sicurezza-dei-voli-gli-Stati-Uniti-hanno-un-problema--2839538.html

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Notiziario 01.08.2025, 08:00
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