Era una star dell’industria discografica, un vero e proprio imprenditore dell’hip hop che ha guadagnato cifre impressionanti, ma la sua carriera è stata anche costellata da ripetute accusa di violenze sessuali. Sean “P. Diddy” Combs compare a partire da oggi, lunedì, a processo in un tribunale di New York per rispondere di una lunga serie di accuse: in sintesi, avrebbe usato la sua influenza e le risorse del suo impero finanziario per abusare sessualmente di numerose persone, soprattutto donne, alcune giovanissime.
Il processo è alla fase iniziale: oggi, si inizia con la selezione della giuria, una prassi che potrebbe durare anche diversi giorni. Le prime dichiarazioni di difesa e accusa insieme alla prime testimonianze sono invece previste solo a partire della prossima settimana.
L’atto di accusa nei confronti di Combs, rilevano i media statunitensi, è lungo ben 17 pagine se sembra quello che potrebbe essere riservato a un boss mafioso o al capo di un cartello di narcotrafficanti. Combs, infatti, oltre al traffico sessuale è anche accusato apertamente di sedere al vertice di un’associazione a delinquere. Secondo il castello accusatorio, con l’aiuto di persone del suo entourage e di dipendenti della sua rete di imprese, ha messo in piedi per una ventina d’anni un vasto sistema di abusi.

Lo schizzo di un'udienza del 2024
Un mix di influenza e minacce
Le donne venivano manipolate per farle partecipare a prestazioni sessuali a base di droga con lavoratori del sesso uomini che Combs chiamava “Freak Offs”, secondo l’accusa. E per tenere soggiogarle meglio, i procuratori sostengono che Combs usava un mix di influenza e violenza: si offriva di sostenere le loro carriere nel mondo dello spettacolo se facevano quello che lui chiedeva, o le minacciava di tagliarle fuori se non lo facevano.
E quando non otteneva ciò che voleva, stando all’accusa, Combs e i suoi sodali ricorrevano ad atti di violenza, tra cui percosse, rapimenti e incendi dolosi. Una volta, secondo l’accusa, “P. Diddy” avrebbe persino fatto penzolare qualcuno da un balcone.
I rapporti sessuali di gruppo erano consensuali; non c’è stato alcuno sforzo per costringere le persone a fare cose che non volevano, e nulla di ciò che è accaduto equivaleva a un racket criminale, sostiene tuttavia il collegio difensivo.
Combs ammette un episodio violento
Combs, 55 anni, ha ammesso un unico episodio di violenza: nel 2016, una telecamera di sicurezza lo ha ripreso mentre picchiava la sua ex fidanzata, la cantante R&B Cassie, nel corridoio di un hotel di Los Angeles. Cassie ha intentato una causa alla fine del 2023 affermando che Combs l’aveva sottoposta ad anni di abusi, tra cui percosse e stupri.
L’avvocato di Combs, Marc Agnifilo, ha dichiarato che Combs “non era una persona perfetta” e che ha fatto uso di droghe e ha avuto relazioni tossiche, ma ha affermato che tutte le attività sessuali tra Combs, Cassie e altre persone erano consensuali.
Altre cause legali alle spalle
Il processo è l’ultimo e il più grave di una lunga serie di problemi legali ai quali Combs ha dovuto fare fronte. Nel 1999 è stato accusato di aver fatto irruzione negli uffici di un dirigente della Interscope Records con le sue guardie del corpo e di averlo picchiato con una bottiglia di champagne e una sedia. Più tardi, nello stesso anno, Combs fu fermato dalla polizia dopo che lui e la sua fidanzata di allora, Jennifer Lopez, erano fuggiti da un nightclub dove tre persone erano state ferite da colpi di arma da fuoco. Combs fu assolto da tutte le accuse relative all’incidente in un processo del 2001, ma un rapper del suo entourage, Jamal “Shyne” Barrow, fu condannato per la sparatoria e scontò quasi nove anni di carcere. Nel 2015, Combs è stato accusato di aver aggredito qualcuno nella sala pesi dell’Università della California, a Los Angeles, dove uno dei suoi figli giocava a calcio. Combs ha dichiarato di essersi difeso e i pubblici ministeri hanno ritirato il caso.
Ora Combs deve affrontare il caso più grave. In tutto, il processo dovrebbe durare un paio di mesi. Se condannato, Sean “P. Diddy” Combs rischia decenni di prigione.