Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due ragazze italiane scomparse in Siria dal primo agosto, sarebbero nelle mani degli jihadisti della brigata Liwa al-Tawhid. Lo rende noto la Repubblica, citando i siti siriani, ma altre fonti parlano di una banda di criminali comuni. In Italia la procura di Roma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di terrorismo. Del caso si sta occupando l'Unità di crisi della Farnesina.
Intanto infuriano le polemiche sull'opportunità o meno per i volontari, senza la copertura di importanti organizzazioni, di recarsi in un territorio così pericoloso, mentre è giunta la conferma che un terzo italiano si trovava con le due giovani lombarde quando sono state rapite. "E' riuscito a sfuggire al sequestro, e fino a mercoledì si trovava ancora nella regione tra il nord della Siria e la Turchia", ha detto all'ANSA una fonte informata.
M.Ang./ANSA