Il tribunale di Parigi ha respinto venerdì la richiesta dello Stato francese di sospendere la piattaforma cinese Shein in Francia, ritenendo la misura ”sproporzionata”, soprattutto dopo che il colosso asiatico ha ritirato volontariamente i prodotti illeciti dal suo portale web.
La scoperta di armi di categoria A, di farmaci non autorizzati e di bambole sessuali di apparenza infantile, avevano indotto il premier francese, Sébatien Lecornu, ad invocare una misura radicale: bloccare il sito di Shein almeno fino a quando non si sarebbe messo in regola con le norme francesi ed europee. Il tribunale ha riconosciuto l’esistenza di un “danno grave all’ordine pubblico, alla protezione dei minori, o ancora, alla salute e alla sicurezza degli acquirenti potenziali e dei terzi”.
I giudici riconoscono tuttavia che quei controversi prodotti messi in vendita sul marketplace di Shein (riservato ai prodotti messi in vendita da terzi) sono stati soltanto “episodici”.

Il governo francese contro Shein
Telegiornale 06.11.2025, 12:30





