Sollecito era vicino al confine austriaco

Il divieto di espatrio pronunciato giovedì sera dalla Corte d’appello di Firenze è stato notificato questa mattina, venerdì, a Raffaele Sollecito, condannato a 25 anni in seconda istanza per l’omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher , avvenuto la sera del 1°novembre del 2007. Il giovane si trovava a poca distanza dal confine austriaco, non è dato sapere se intendesse fuggire all'estero.

"Ha evidenziato la disponibilità di supporti logistici in paesi con cui l'Italia non è legata da rapporti di assistenza giudiziaria": così i giudici avevano giustificato il provvedimento, pur rinunciando all'arresto immediato. Di recente, il giovane era stato segnalato a Santo Domingo. In precedenza era stato anche a Lugano.

Sollecito aveva lasciato ieri l’aula di tribunale dopo che la corte si era ritirata in camera di consiglio e non ci era tornato per la lettura della sentenza, 12 ore più tardi. Ma non si trovava nella casa di famiglia in Puglia: è stato raggiunto dagli agenti della squadra mobile in provincia di Udine, dove si trovava in compagnia di un ragazza. È stato quindi portato in questura per consegnare il passaporto.

“Sono innocente, la battaglia va avanti”, ha detto stamani al telefono all’avvocato Luca Mauri, uno dei suoi difensori. La vicenda, che approderà quindi nuovamente in cassazione, ha occupato e continua a occupare (vedi a lato) le prime pagine dei media di tutta Europa e negli Stati Uniti, il paese di Amanda Knox, condannata a 28 anni e mezzo. La ragazza di Seattle era rientrata in patria dopo l’assoluzione nel precedente processo e non intende ritornare in Italia.

ANSA/pon