Israele ha condotto intensi bombardamenti aerei nella Striscia di Gaza da martedì a mercoledì mattina, accusando il gruppo palestinese Hamas di aver attaccato i suoi soldati in violazione dell’accordo di cessate il fuoco. Hamas nega categoricamente tale accusa. Le autorità dello Stato ebraico hanno riferito in mattinata che è stata ripresa l’applicazione dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza dopo la serie di attacchi registrata in tutta l’enclave.
Secondo un portavoce della Difesa civile locale, che opera sotto l’autorità di Hamas, almeno 100 persone sono morte negli attacchi israeliani nella zona palestinese, già devastata da due anni di guerra prima dell’entrata in vigore del cessate il fuoco lo scorso 10 ottobre. Il ministero della Sanità di Hamas ha riferito che, prima delle ultime incursioni, erano già 94 i palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani dall’inizio della tregua.
Il presidente americano Donald Trump ha assicurato mercoledì mattina che gli ultimi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza non compromettono il cessate il fuoco. “Israele ha il dovere di rispondere all’attacco a uno dei suoi soldati”, ha aggiunto. “Hanno ucciso un soldato israeliano. Quindi gli israeliani rispondono. E dovrebbero rispondere”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One.
Hamas ha negato in un comunicato di aver attaccato le truppe israeliane: “Dichiariamo di non avere alcun legame con i colpi di arma da fuoco a Rafah”, nel sud della Striscia e “riaffermiamo il nostro impegno per l’accordo di cessate il fuoco”.
Più tardi, il movimento ha accusato Israele di aver violato l’accordo e ha annunciato il rinvio della restituzione del corpo di un ostaggio, inizialmente prevista per martedì sera. Secondo un comunicato della sua ala militare, Hamas ha recuperato due corpi di ostaggi martedì, senza però specificare quando verranno restituiti.

Di nuovo combattimenti a Gaza
Telegiornale 28.10.2025, 20:00






