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Taipei dopo l’attacco con coltello

Venerdì un uomo ha trasformato due dei luoghi più frequentati della capitale di Taiwan in scenari di panico, sangue e morte - L’episodio è avvenuto in un momento estremamente delicato per il Paese

  • 2 ore fa
L'intervento della polizia sul luogo in cui è avvenuto l'attacco con coltello

L'intervento della polizia sul luogo in cui è avvenuto l'attacco con coltello

  • Reuters
Di: Lorenzo Lamperti, collaboratore RSI da Taiwan

Taiwan non è abituata a scene di violenza estrema. Per questo l’attacco avvenuto venerdì pomeriggio nel cuore di Taipei ha avuto l’effetto di uno shock collettivo. In poche ore, un singolo uomo armato di coltello, granate fumogene e bombe molotov ha trasformato due dei luoghi più frequentati della capitale — la stazione centrale della metropolitana e un grande centro commerciale — in scenari di panico, sangue e morte. Il bilancio provvisorio parla di tre morti e diversi feriti, di cui cinque ancora in condizioni gravi. L’attentatore si è tolto la vita gettandosi dal sesto piano di un edificio mentre veniva braccato dalla polizia.

Secondo la ricostruzione delle autorità, l’uomo — un cittadino taiwanese di 27 anni — ha agito in modo premeditato ma solitario. Nel tardo pomeriggio ha lanciato granate fumogene all’interno della stazione principale della metropolitana di Taipei, uno snodo cruciale per pendolari e viaggiatori. Nel caos generato dal fumo, ha colpito a caso alcuni passanti con un coltello a lama lunga. Successivamente si è spostato verso nord, raggiungendo la zona commerciale di Zhongshan, dove è entrato in un centro commerciale e ha continuato ad accoltellare persone scelte in modo del tutto casuale. Testimoni parlano di attacchi rapidi, diretti soprattutto al collo e al torace, e di una violenza che non lasciava spazio a reazioni o difesa. Con sé aveva anche bombe molotov inesplose, e prima di agire aveva dato fuoco alla propria abitazione, a un’auto e ad alcune motociclette. Elementi che rafforzano l’idea di un’azione preparata con largo anticipo, ma priva di una struttura organizzata o di complici.

I social taiwanesi sono stati rapidamente invasi da una raffica di video dell’attacco, con annesse scene di panico della folla in fuga. A Taiwan è quasi inesistente il rischio terroristico, anche se attacchi isolati con coltello (quasi sempre frutto di vicende personali o disperazione sociale) si sono verificati anche negli anni scorsi, seppur meno gravi. Il pensiero è andato immediatamente all’ultimo vero precedente, avvenuto il 21 maggio 2014, quando un ventunenne aveva lanciato un attacco con coltello a bordo di un treno della metropolitana. Il bilancio fu allora di quattro morti e 24 feriti, con il colpevole condannato a morte e giustiziato nel 2016.

A Taiwan ci si interroga ora sulle ragioni del nuovo attacco. La polizia e il governo hanno escluso con chiarezza la pista del terrorismo. Non sono emersi collegamenti con gruppi organizzati, né motivazioni ideologiche strutturate. Dalle prime indagini emerge il profilo di un uomo socialmente isolato, disoccupato, con un passato come guardia giurata e una forte attrazione per armi e equipaggiamento tattico. Da tempo non aveva contatti con la famiglia e viveva tra una casa in affitto e una stanza d’albergo a pochi metri dal luogo dell’attacco.

Un dettaglio centrale, destinato a pesare nel dibattito pubblico, è che l’attentatore era ricercato da luglio per renitenza alla leva militare. Non si era presentato al servizio obbligatorio e risultava irreperibile dopo aver omesso di comunicare il cambio di residenza. Proprio nei giorni scorsi, il governo di Taipei ha annunciato un inasprimento delle regole sulla coscrizione, in risposta a una serie di scandali che avevano coinvolto celebrità accusate di aver falsificato certificati medici per evitare il servizio militare.

Le nuove minacce sui social

Se l’attacco in sé ha sconvolto l’opinione pubblica, la sua diffusione sui social media ha amplificato l’impatto psicologico. Video girati da passanti, immagini del fumo nella metropolitana e persone ferite a terra hanno invaso piattaforme come Facebook, Threads e Line nel giro di pochi minuti. Nelle ore successive sono apparse anche minacce di emulazione, con post anonimi che annunciano nuovi attacchi in altre città, in particolare a Kaohsiung, con un anonimo che sostiene di far parte della stessa “organizzazione” dell’attentatore di Taipei. Le autorità hanno confermato di stare indagando su diversi indirizzi IP, molti dei quali provenienti dall’estero, e hanno rafforzato immediatamente la sicurezza nelle stazioni ferroviarie e della metropolitana.

A Taipei, come in molte altre città, la presenza di poliziotti armati nelle aree di trasporto pubblico è diventata improvvisamente molto più visibile, alimentando una sensazione inedita: quella di vivere in uno spazio che assomiglia sempre più alle grandi metropoli occidentali segnate dalla paura degli attacchi casuali.

Un momento delicato per Taiwan

L’attacco arriva in un momento estremamente delicato per Taiwan. Sullo sfondo c’è una crisi costituzionale che sta mettendo alla prova i rapporti tra governo, parlamento e magistratura, con accuse incrociate di abuso di potere e riforme considerate incostituzionali dall’opposizione e da parte della società civile.

Allo stesso tempo, l’isola vive una fase di crescente militarizzazione del discorso pubblico, legata al rischio di una potenziale azione militare della Cina (che rivendica Taiwan come parte del suo territorio) e alla necessità, secondo il governo, di rafforzare la prontezza a combattere della popolazione. L’estensione del servizio militare, la retorica della “preparazione al peggio” e l’aumento della presenza delle forze dell’ordine negli spazi civili stanno lentamente cambiando il volto di una democrazia che ha sempre fatto della normalità quotidiana uno dei suoi punti di forza.

In questo contesto, un atto di violenza interna non viene percepito solo come un fatto di cronaca, ma rischia di creare una simbolica crepa in una società che si scopre improvvisamente più fragile di quanto credeva.

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Notiziario

Notiziario 20.12.2025, 09:00

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