Thailandia-Cambogia, oltre 130’000 civili evacuati

Il ministero della Salute thailandese ha annunciato che 138’013 civili e 428 persone ricoverate negli ospedali locali sono stati evacuati dal confine con la Cambogia da ieri, quando sono iniziati i pesanti scontri tra i due Paesi.

In precedenza il Ministero dell’interno thailandese aveva dichiarato che le persone provenienti da quattro province di confine sono state trasferite in rifugi, mentre i due Paesi combattono gli scontri militari più sanguinosi degli ultimi dieci anni. Il dicastero della Salute di Bangkok ha annunciato che il bilancio delle vittime negli scontri è salito a 14 morti.

La legge marziale è stata dichiarata in otto distretti thailandesi nella zona di confine.

Dal canto loro, le autorità della Cambogia hanno evacuato finora 1’500 famiglie dalla provincia di confine di Oddar Meanchey, stando al portavoce della provincia, Meth Meas Pheakdey, citato dal Bangkok Post. Un civile è rimasto ucciso e cinque sono rimasti feriti negli attacchi delle forze thailandesi, ha aggiunto. “Finora un civile è stato ucciso e cinque persone sono rimaste ferite durante i combattimenti”, ha affermato Meth Meas Pheakdey, aggiungendo che la vittima era un uomo di 70 anni.

Il primo ministro ad interim thailandese, Phumtham Wechayachai, ha avvertito che gli scontri transfrontalieri con la Cambogia “potrebbero sfociare in una guerra”, mentre proseguono gli attacchi incrociati tra i due Paesi per il secondo giorno consecutivo. “Se la situazione dovesse degenerare, potrebbe sfociare in una guerra, anche se per ora rimane limitata agli scontri”, ha detto Wechayachai ai giornalisti a Bangkok.