I produttori di microchip Nvidia e Advanced Micro Devices (AMD) hanno concluso un accordo senza precedenti con l’amministrazione Trump: continueranno a vendere prodotti avanzati per intelligenza artificiale alla Cina, ma verseranno al Governo degli Stati Uniti il 15% degli introiti così conseguiti.
La notizia, non ufficiale, è stata anticipata da Financial Times, Bloomberg e New York Times dopo un incontro alla Casa Bianca fra Donald Trump e Jensen Huang, il CEO di Nvidia. Proprio il mese scorso, il produttore di semiconduttori è diventato la prima impresa a superare i 4’000 miliardi di dollari di capitalizzazione borsistica.
Questo prova quanto il settore sia cruciale per la tecnologia del presente e del futuro. La società californiana è al centro della competizione fra Washington e Pechino. L’accesso cinese ai chip H20 è un punto centrale dei negoziati commerciali bilaterali. Il prodotto, come gli MI308 di AMD, era soggetto a restrizioni anche per motivi di sicurezza nazionale, ma un’imminente ripresa delle vendite era stata annunciata in luglio.
Il segretario al commercio Howard Lutnick aveva spiegato che questo faceva parte dell’accordo con cui, in cambio, la Cina si è impegnata a riattivare le esportazioni di terre rare, fondamentali proprio per la fabbricazione di molti prodotti tecnologici.
Secondo il New York Times, il citato accordo potrebbe portare 2 miliardi di dollari alle casse pubbliche statunitensi. Nvidia nell’ultimo anno fiscale ha registrato in Cina un fatturato di 17 miliardi di dollari (il 13% del totale), AMD una cifra d’affari di 6,2 miliardi (24% del totale).

Nvidia e AMD si accordano con la Casa bianca
Telegiornale 11.08.2025, 12:30