Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato giovedì di aver raggiunto degli ottimi accordi con Pechino, dopo l’incontro con il leader cinese Xi Jinping, avvenuto a Busan, in Corea del Sud, nell’ultimo giorno di un viaggio in Asia che ha rappresentato un’opportunità per i capi delle due maggiori economie mondiali di stabilizzare i rapporti dopo mesi di tensioni legate alle questioni commerciali.
Trump ha affermato che gli Stati Uniti ridurranno i dazi imposti a inizio anno come ritorsione per il flusso costante di Fentanyl dalla Cina. La nuova aliquota deriva dalla decisione di Trump di non procedere con la sua ultima minaccia di imporre dazi, che avrebbe comportato un’imposta del 157% e, al contrario, ha deciso di ridurre l’aliquota attuale dal 57% al 47% proprio in virtù della manifesta volontà dei cinesi di collaborare maggiormente nella lotta contro la diffusione degli oppiacei quali appunto il Fentanyl. “Lavoreremo insieme per vedere se possiamo ottenere dei risultati”, ha dichiarato.
Dal canto suo, il leader cinese, Xi Jinping, ha dichiarato giovedì di aver trovato “consensi su soluzioni ai problemi” durante il suo incontro con l’omologo statunitense, Donald Trump, e ha invitato a “finalizzare il prima possibile” i risultati di questi scambi, secondo quanto riportato da un media statale.
“Le squadre economiche e commerciali della Cina e degli Stati Uniti hanno tenuto discussioni approfondite e hanno raggiunto consensi su soluzioni ai problemi”, ha dichiarato Xi, secondo l’agenzia statale Nuova Cina. “Le due squadre devono perfezionare e finalizzare il lavoro di follow-up il più rapidamente possibile (...) e fornire risultati concreti, in modo da rassicurare le economie della Cina, degli Stati Uniti e del mondo”, ha aggiunto.
Accordo sulle terre rare
La Cina ha accettato di mantenere il flusso delle esportazioni di terre rare verso il resto del mondo nell’ambito di un accordo della durata di un anno, ha dichiarato giovedì il presidente Donald Trump poco dopo l’incontro con il suo omologo Xi Jinping in Corea del Sud. L’accordo, di cui Trump ha fornito pochi dettagli se non che probabilmente sarà prorogato, dovrebbe “risolvere” la questione, ha affermato.
“Tutta la questione delle terre rare è stata risolta”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One. “E questo vale per il mondo intero, si può dire che fosse una questione globale, non solo statunitense. Non ci sono più ostacoli sulle terre rare. Speriamo che questo termine scompaia dal nostro vocabolario per un po’.”
Le terre rare, un gruppo di 17 elementi che svolgono ruoli minuscoli ma fondamentali in automobili, aerei e armamenti, sono passate dall’essere poco conosciute a diventare una delle leve più potenti della Cina nella guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Accordo sulla soia
Il presidente americano ha poi dichiarato che la Cina inizierà “da subito” ad acquistare volumi “considerevoli” di soia e altri prodotti agricoli provenienti dagli Stati Uniti. “Grandi quantità, volumi considerevoli di soia e di altri prodotti agricoli saranno acquistati immediatamente”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One.
Va ricordato che la Cina rappresenta un mercato cruciale per i coltivatori americani di soia, ma il Paese asiatico aveva sospeso le importazioni a causa delle tensioni commerciali.
Taiwan e Ucraina
Trump e Xi hanno poi parlato della situazione legata all’invasione russa dell’Ucraina. Il presidente statunitense Trump ha assicurato giovedì che Washington e Pechino “lavoreranno insieme” sulla guerra in Ucraina.
“L’Ucraina è stata affrontata in modo molto deciso. Ne abbiamo parlato a lungo e lavoreremo entrambi insieme per vedere se possiamo ottenere qualche risultato”. Xi Jinping “ci aiuterà e lavoreremo insieme sull’Ucraina”, ha affermato Donald Trump.
Al contrario, non c’è stata menzione, secondo Trump, dell’argomento Taiwan. C’erano state speculazioni, prima dell’incontro, secondo cui Xi avrebbe cercato di convincere Trump a ridurre il sostegno degli Stati Uniti all’isola, che la Cina considera parte del proprio territorio. “Taiwan non è mai stata menzionata”, ha detto il presidente statunitense, rimarcando che si recherà in Cina ad aprile e che, successivamente, Xi visiterà gli Stati Uniti.
In conclusione, Trump ha definito il suo omologo un “negoziatore formidabile”. Da parte sua, Xi Jinping ha dichiarato che è stato “un piacere rivedere” Donald Trump, mentre i due posavano per i fotografi in un austero edificio dell’aeroporto di Busan.
“La Cina e gli Stati Uniti possono assumersi congiuntamente le loro responsabilità di grandi potenze e lavorare insieme alla realizzazione di progetti più ambiziosi e concreti, per il bene dei nostri due Paesi e del mondo intero”, ha affermato l’inquilino della Casa Bianca prima di salire sull’aereo diretto in America.





