La Camera degli Stati Uniti ha approvato il disegno di legge per obbligare il ministero della giustizia a divulgare tutti i file del caso Epstein, dopo che sono stati raggiunti i due terzi dei voti necessari. Ora la palla passa al Senato. La misura per divulgare tutti i file è passata alla Camera con 427 sì e un solo no, quello di Clay Higgins, deputato repubblicano della Louisiana.
Il voto di martedì ha mostrato, ancora una volta, la pressione crescente, sui legislatori e sull’amministrazione Trump, perché sia consentita la visione dei fascicoli su Jeffrey Epstein. Il finanziere di New York, che frequentava alcuni degli uomini più potenti del Paese, si è suicidato in un carcere di Manhattan mentre era in attesa di processo, nel 2019, con l’accusa di traffico di ragazze minorenni e di averne abusato sessualmente.
Lo scandalo Epstein è stato una spina politica nel fianco per Trump per diversi mesi, in parte perché ha amplificato teorie del complotto, diffuse da quanti pensano che siano stati insabbiati i legami tra il finanziere e figure potenti e che siano stati oscurati i dettagli sulla sua morte in carcere, ufficialmente giudicata un suicidio.
Un’indagine separata, condotta dalla Commissione di Sorveglianza della Camera, ha rilasciato migliaia di pagine di email e altri documenti dal patrimonio di Epstein, mostrando i suoi legami con leader mondiali, potenti di Wall Street, figure politiche influenti e lo stesso Trump. Nel Regno Unito, re Carlo III ha privato suo fratello, il principe Andrea, caduto in disgrazia, dei suoi titoli rimanenti e lo ha sfrattato dalla sua residenza reale dopo le pressioni ad agire riguardo al suo rapporto con Epstein.
Trump aveva detto di aver tagliato i legami con Epstein anni fa. Lunedì ha detto ai giornalisti che Epstein era collegato a esponenti del Partito Democratico e che non voleva che i fascicoli di Epstein “distogliessero l’attenzione dal grande successo del Partito Repubblicano”. Tuttavia, molti (anche nella base Repubblicana) hanno continuato a chiedere il rilascio dei fascicoli. Ad aumentare la pressione anche diverse sopravvissute agli abusi di Epstein, che si sono radunate fuori dal Campidoglio martedì mattina.
Nel frattempo, i Democratici della Camera hanno celebrato il voto come una rara vittoria. “È una resa completa e totale, perché come Democratici abbiamo chiarito fin dall’inizio che le sopravvissute e il popolo americano meritano piena e completa trasparenza per quanto riguarda le vite rovinate da Jeffrey Epstein”, ha detto il leader democratico della Camera, Hakeem Jeffries.
Non è ancora chiaro come il Senato gestirà il disegno di legge. Il leader della maggioranza Repubblicana al Senato, John Thune, ha suggerito che il voto per divulgare i file di Epstein potrebbe avvenire anche stanotte, senza emendamenti data la schiacciante maggioranza alla Camera. Lo riferisce la CNN.

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