Sono 67 i giornalisti che sono stati uccisi nel corso del loro lavoro o a causa di esso in tutto il mondo tra il 1° dicembre 2024 e il 1° dicembre 2025. Lo riporta l’organizzazione Reporter senza frontiere, che indica che quasi la metà delle morti (il 43%) è avvenuta nella Striscia di Gaza “sotto il fuoco delle forze armate israeliane”.
Numeri simili anche nel 2024, con 66 giornalisti uccisi (stando a un rapporto aggiornato), mentre nel 2023 se ne erano contati 49 (uno dei numeri più bassi degli ultimi vent’anni).
“Il numero di giornalisti uccisi è aumentato ancora, a causa delle pratiche criminali delle forze armate regolari e irregolari della criminalità organizzata”, ha sottolineato Reporter senza frontiere che riconduce l’aumento principalmente alla guerra nella Striscia di Gaza e al crimine organizzato in Messico.
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L’organizzazione ha inoltre indicato che 503 giornalisti sono detenuti in 47 Paesi, di cui 121 in Cina, 48 in Russia e 47 in Myanmar. Si contano anche 135 giornalisti scomparsi, alcuni da più di 30 anni, e 20 in ostaggio, principalmente in Siria e Yemen.

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