Un’iniziativa lodevole si è trasformata in un boomerang per Settimo Torinese. Il comune piemontese per omaggiare Louis Braille, l’inventore dell’alfabeto per i non vedenti, gli ha intitolato una strada ancora senza nome. Purtroppo è un vicolo cieco: dopo un centinaio di metri l’asfalto finisce in mezzo ai prati.
Louis Braille in Braille
"Siamo abituati ad essere autoironici e non ci sentiamo offesi", reagisce con filosofia
Marco Bongi, presidente dell'
Associazione italiana pro retinopatici e ipovedenti che nel 2008 aveva chiesto ai comuni di ricordare la figura di Louis Braille, nato nel 1809 e deceduto nel 1852 dopo aver esteso il suo metodo per la lettura e la scrittura anche alla matematica (Nemeth Braille) e alla musica (Codice musicale Braille).
Via Braille a Settimo Torinese finisce in mezzo ai prati
Da parte sua il sindaco di Settimo Torinese assicura che Via Braille non è destinata a restare cieca. “È vero che finisce nei campi e si interrompe – riconosce
Fabrizio Puppo - ma non sarà sempre così perché quella è una zona che verrà urbanizzata".
Non è la prima volta che in Italia succede qualcosa del genere. Anche Piacenza aveva dedicato una via senza sbocchi a Braille.
Diem/ANSA