Un “tsunami bianco”: questa è l’immagine shock scelta dall’Ufficio antidroga francese. Secondo un rapporto confidenziale, il paese è sommerso dalla cocaina e corroso da un’economia parallela violenta, fino al cuore delle città di medie dimensioni.
In Francia la droga è ovunque, secondo quanto rilevato nell’ultimo rapporto dell’Ufficio antidroga francese (OFAST). Si parla di un’offerta ormai “senza zone bianche”, quindi nessun territorio è risparmiato. In questa offerta, domina la cocaina. I sequestri sono aumentati vertiginosamente, i prezzi sono crollati e il consumo è schizzato alle stelle. Più di un milione di francesi ne farebbero un uso regolare. Non meno di 37 tonnellate di cocaina sono state sequestrate nei primi sei mesi del 2025, un aumento del 50% rispetto all’inizio del 2024, riporta France Info.
Sparatorie, agguati e omicidi su commissione
La violenza è allarmante: sparatorie, agguati, omicidi su commissione... Quasi 400 attacchi legati al traffico sono stati registrati nel 2024, il tutto in una logica di mercato, con tariffe fissate per intimidire o eliminare. Reti strutturate, in collegamento diretto con i cartelli sudamericani, lavorano dietro le quinte. Si adattano, si digitalizzano e ora consegnano a domicilio, investendo persino negli affitti a breve termine. Secondo l’OFAST, la Francia si trova di fronte a un sistema criminale che si infiltra nella società e sfida lo Stato. Il ministro dell’Interno francese Bruno Retailleau parla di una “minaccia esistenziale per il paese”.
Gli accessi al pronto soccorso sono “più che triplicati” a causa della cocaina
In Francia, scrivono i colleghi di RTS in un loro approfondimento sul tema, il consumo di cocaina sta esercitando un “peso significativo” sugli ospedali e i servizi di emergenza, dove il numero di accessi correlati è “più che triplicato” tra il 2012 e il 2023, prima di stabilizzarsi l’anno scorso, afferma l’agenzia francese di sanità pubblica. Nel 2024, sono stati registrati 5’067 accessi al pronto soccorso legati all’uso di cocaina e 1’619 ricoveri (conseguenti a un accesso). Questi tassi di accesso al pronto soccorso sono “molto elevati in Guyana, Provenza-Alpi-Costa Azzurra e in Occitania”.
Soprattutto uomini trentenni
Tra il 2012 e il 2024, su 32’749 accessi al pronto soccorso legati all’uso di cocaina, circa tre quarti (74%) riguardavano uomini e l’età mediana era di 32 anni, corrispondente al profilo delle persone che consumano di più nella popolazione generale. In questo periodo, gli accessi al pronto soccorso legati al consumo di cocaina erano “frequentemente associati a diagnosi di consumo di altre sostanze”, in “primo luogo l’alcol” (29%), poi i narcotici (inclusi gli oppiacei, 14%), la cannabis (11%) e le benzodiazepine (7%).
Onda bianca: come si articolano i traffici di cocaina
La cocaina negli ultimi anni ha letteralmente travolto non solo la Francia ma l’intero continente europeo. Stando all’Agenzia europea per il contrasto alla droga (EUDA), nel 2022 (ultimi dati disponibili, ndr.) in tutta Europa sono state sequestrate circa 323 tonnellate di polvere bianca. Si tratta però solo di una parte rispetto a quella realmente in circolazione. Prodotta e confezionata in Sudamerica, la cocaina arriva nel Vecchio Continente principalmente via mare, nascosta tra le merci trasportate dalle gigantesche navi cargo dirette verso i principali porti marittimi, soprattutto di Spagna, Belgio, Olanda e Italia. Arrivata a destinazione, viene trasportata su gomma sfruttando la rete viaria. E la Svizzera, posta al centro dell’Europa, è un crocevia per questi traffici. Un nostro gran formato e un’inchiesta andata in onda a Falò avevano cercato di riavvolgere il filo di questo commercio illegale che frutta ogni anno somme miliardarie alle organizzazioni che lo gestiscono.

Onda bianca. La cocaina travolge l’Europa
Falò 08.10.2024, 21:10