Un vasto incendio è divampato venerdì in un’area verde alle pendici del Vesuvio, che non è ancora stato domato. Per lo spegnimento del fronte del fuoco, di circa tre chilometri, sono attualmente attivi 150 uomini a terra, compresi i vigili del fuoco, e undici mezzi aerei, di cui quattro elicotteri regionali, sei canadair a un elicottero Ericsson della flotta nazionale.
Canadair sorvola l'area dell'incendio
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha inoltrato al Governo la richiesta di attivazione dello stato di mobilitazione straordinario del servizio nazionale della Protezione Civile. L’intensità e l’estensione del rogo “stanno determinando diffuse criticità, con il coinvolgimento di un numero significativo di ettari di pineta e bosco, nonché la chiusura dei principali siti archeologici e l’interdizione al pubblico dei sentieri di accesso al Vesuvio“, ha scritto De Luca nella sua richiesta.
Il fronte del fuoco ha raggiunto i 3 chilometri
“Le origini dolose o l’imperizia di qualcuno sono sicuramente al primo posto nelle ipotesi sulle cause”, ha dichiarato Gioacchino Madonna, sindaco di Massa di Somma, in provincia di Napoli, e presidente della Comunità dei sindaci del Parco Nazionale del Vesuvio. “Le immagini che vediamo lasciano presagire un disastro anche in tema di biodiversità”, ha continuato Madonna.
L'incendio sul Vesuvio visto dal foro del Parco archeologico degli scavi di Pompei
Anche Fiorella Zavatta, co-portavoce di Europa Verde, si è espressa in merito in una nota, riferendo che “le immagini e le notizie che arrivano dal Vesuvio sono drammatiche”. Queste immagini, spiega, “purtroppo si ripetono di anno in anno”, e “non possiamo assistere, ancora una volta, a un disastro ambientale annunciato. È il momento di mettere in campo misure stabili e incisive”. “Il governo deve dire con chiarezza quale strategia intende adottare per assicurare che tragedie come questa non si ripetano più”, ha concluso Zavatta.

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Telegiornale 06.08.2025, 20:00