Si allunga la lista degli organi costruiti in laboratorio, con il primo esofago “coltivato” a partire dalle cellule staminali e impiantato in un ratto. Ottenuto dal gruppo coordinato dall'italiano Paolo Macchiarini che lavora in Svezia al Karolinska Institutet, l'organo si è perfettamente integrato nell'organismo grazie alla rigenerazione di connessioni nervose, muscoli e vasi sanguigni.
Descritto sulla rivista Nature Communications, il risultato è una prova di principio notevole per ottenere un esofago sintetico da trapiantare sull'uomo.
Nonostante diversi tentativi, finora è stato difficile coltivare un esofago in provetta. Attualmente, per sostituire l'esofago danneggiato da cancro, traumi o malformazioni vengono usate porzioni di intestino o stomaco prelevate dallo stesso paziente ma
raramente il risultato è soddisfacente.
Red.MM/ATS/Swing