Svizzera

Nuove scoperte sulle colate detritiche in Svizzera

Un team internazionale guidato dal Poli di Zurigo ha studiato il fenomeno in Vallese con una precisione senza precedenti - Sviluppato anche un modello predittivo rivelatosi molto affidabile a Blatten

  • Oggi, 16:01
01:17

RG 07.00 del 08.07.25: il servizio di Johnny Canonica

RSI Info 16.07.2025, 14:48

  • Keystone

Un team di ricerca del Politecnico federale di Zurigo ha studiato le colate detritiche in Vallese con una precisione senza precedenti. Grazie a misurazioni ad alta risoluzione, è riuscito a identificare fattori inspiegabili che determinano la loro forza distruttiva di fenomeni come quelli di Blatten, Brienz, Lostallo, Val Bavona, e Bondo.

Il gruppo internazionale guidato dal Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) ha assistito in prima persona all’innesco di una colata detritica nel giugno 2022 nell’Illgraben, sopra il comune vallesano di Leuk. Oltre 25’000 metri cubi di materiale - un flusso di acqua, terra e detriti - si sono riversati per 4 chilometri nel letto del fiume Illbach, prima di sfociare nel Rodano vicino a Susten, ha indicato l’ETHZ in un comunicato diffuso mercoledì.

Alla ricerca, pubblicata sulla rivista “Communications Earth & Environment”, hanno partecipato anche scienziati dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) e dell’Università di Manchester, nel Regno Unito. Le loro scoperte permetteranno di meglio comprendere il comportamento delle colate detritiche, mentre altri team di ricercatori stanno sviluppando sistemi per avere previsioni notevolmente più precise sui complessi movimenti delle masse alpine e supportare anche la gestione dei rischi.

Simulazione Blatten.jpg

La simulazione di quanto sarebbe accaduto a Blatten

  • ETH Zurigo / WSL Institute SLF

Lo sviluppo di un nuovo modello predittivo è stato annunciato, nei giorni scorsi, sempre dal Politecnico di Zurigo in collaborazione con il WSL. Permette previsioni precise sul percorso, l’altezza e la diffusione dei movimenti di massa alpini, come valanghe di neve, ghiaccio e roccia. Lo strumento di simulazione 3D ha dimostrato la sua elevata precisione, tra l’altro, nelle frane di Brienz (GR) e Blatten (VS).

“Data la drammatica situazione di Blatten e la novità del nostro approccio modellistico, abbiamo proceduto con grande cautela e abbiamo sottoposto il modello a un rigoroso processo di revisione per garantirne l’accuratezza e l’affidabilità”, spiega in una nota il professore di movimenti di massa alpini Johan Gaume.

I risultati della simulazione indicavano che gran parte di Blatten sarebbe stata distrutta mentre la frazione di Weissenried sarebbe sfuggita al disastro solo per un soffio. Ciò che poi si è purtroppo effettivamente verificato nella realtà.

02:28

48 giorni dalla frana di Blatten

Telegiornale 15.07.2025, 20:00

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