La variante Omicron, identificata a novembre del 2021 e diventata in pochi mesi dominante in tutto il mondo, potrebbe avere avuto origine nei topi. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori dell'University of Minnesota e pubblicato sulla rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze statunitense (PNAS).
Omicron ha attirato fin da subito su di sé l'attenzione dei ricercatori su scala globale a seguito dell'elevato numero di mutazioni che contraddistingue il suo genoma rispetto alle varianti precedenti. Tale caratteristica le conferisce, tra le altre cose, un'assai elevata contagiosità e capacità di evadere la risposta immunitaria.
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Telegiornale 29.08.2022, 22:00
Secondo l’équipe, l'ipotesi più probabile sull'origine di Omicron è che "una variante di SarsCov2 contenente la mutazione N501Y potrebbe essere stata trasmessa da una specie umana (o un'altra specie animale) ai topi". Infine, dai topi, la variante è tornata all'uomo, diventando in meno di un anno la responsabile della quasi totalità dei casi di Covid-19 nel mondo.