Lo stress legato al lavoro è in crescita in Svizzera e sempre più persone affermano di non riuscire a reggere i ritmi lavorativi.
Una situazione che può portare all’esaurimento professionale, o burnout, i cui costi nella Confederazione sono stimati a 6,5 miliardi di franchi all’anno da Promozione Salute Svizzera. Una delle soluzioni per arginare questo problema è di riconoscere precocemente i potenziali casi di esaurimento, ed è proprio l’obbiettivo di Lara Gervaise e della sua startup Virtuosis.
L’azienda, spiega SRF, ha sviluppato un sistema basato sull’intelligenza articiale (IA) che analizza la voce delle persone per identificare indizi di burnout, ma anche di altre malattie psichiche o fisiche.
Ciò che una persona dice non è così importante, e nemmeno la lingua. Come una persona parla, invece, dice molto sulla sua salute, spiega la 26enne. Le malattie mentali hanno un’influenza sul sistema nervoso centrale, e questo a sua volta determina come si parla: tonalità, velocità e fluidità del discorso. Da queste informazioni, l’IA ricava un’analisi dello stato di salute.
IA e analisi della voce contro il burnout (Echo der Zeit, SRF, 05.04.2025)
Si trovano indizi affidabili su disturbi psichici, depressione o burnout, ma anche su malattie fisiche, come il diabete di tipo 2 o il morbo di Parkinson, per esempio. Il tasso di accuratezza del software supera il 90%, afferma Gervaise. Per il Parkinson raggiunge addirittura una precisione del 95%, per la depressione del 93%.
L’obiettivo non è sostituire la psichiatra o lo psicologo, ma di avere una diagnosi precoce, fornire segnali tempestivi e con poco sforzo quando è presente una malattia e qualcuno dovrebbe cercare aiuto.
Collaborazione con Microsoft Teams
Idealmente, l’analisi vocale dovrebbe avvenire in modo discreto, durante conversazioni quotidiane, come le riunioni online, spiega Gervaise. Virtuosis collabora, tra gli altri, con Microsoft. La startup ha sviluppato un componente aggiuntivo per Microsoft Teams che analizza la voce degli utenti e genera un rapporto sul loro stato di salute mentale.
Questa analisi vocale viene effettuata in modo anonimo: l’IA registra esclusivamente la voce dell’utente, e solo quest’ultimo può vedere i risultati.
Le aziende ricevono al massimo analisi aggregate per intere sedi. Ad esempio, per spiegare un’insolita concentrazione di assenze per malattia in una determinata regione. Questo sistema di diagnosi precoce, economico e accessibile, dovrebbe aiutare le aziende a migliorare la salute mentale dei dipendenti. E, secondo Gervaise, potrebbe contribuire a migliorare la salute della società nel suo complesso.
Grande interesse da tutto il mondo
L’interesse per Virtuosis è grande: la startup di Losanna collabora con università in Svizzera e all’estero, con compagnie assicurative e aziende di software. Persino il presidente francese Emmanuel Macron si è fatto spiegare personalmente la tecnologia da Gervaise lo scorso anno.
Il boom dell’intelligenza artificiale sta dando slancio a Virtuosis. Insieme al suo team, la 26enne sta lavorando anche a programmi specifici per persone anziane, bambini autistici e per ampliare la diagnosi precoce ad altre malattie, come il cancro. Ma c’è anche la concorrenza, soprattutto da parte di startup americane. “È una sorta di corsa a chi riesce ad assumere i migliori talenti e a soddisfare più rapidamente le richieste dei clienti”, afferma Gervaise, e la sfida è di riuscire allo stesso tempo a mantenere la qualità svizzera.
Radiogiornale 12:30 del 04.07.2025: L’IA non può essere iscritta come inventore - Il servizio di Roberto Scolla
RSI Info 04.07.2025, 12:26
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