Nell’immaginario comune, sono “stelle cadenti”. Per l’astronomia, sono meteore, particelle di polvere che bruciano attraverso l’atmosfera terrestre. Un fenomeno osservabile non solo nelle calde notti di agosto, ma nel corso di tutto l’anno. E nel periodo che va dal 2 di ottobre al 7 di novembre, le grandi protagoniste dei nostri cieli sono le Orionidi.

Sotto un cielo di stelle
Prima Ora 22.10.2025, 18:00
Come si forma una stella cadente
Le Orionidi non sono altro che minuscoli detriti di ghiaccio e polvere lasciati dalla celebre cometa di Halley durante il suo passaggio. La Terra, nel suo movimento attorno al sole, attraversa questa nuvola di detriti. Entrando nell’atmosfera, le particelle si incendiano e danno vita alle scie luminose capaci di regalare spettacoli suggestivi a chi ha la pazienza di rimanere con il naso all’insù.
Quest’anno le condizioni di visibilità – meteo permettendo – sono eccellenti: in concomitanza con l’incontro della parte più densa del flusso, tra il 20 il 23 ottobre, la Luna si trova in fase nuova, e garantisce quindi l’oscurità ideale per l’osservazione. Secondo i dati teorici, si possono osservare fino a 20 stelle cadenti all’ora. A titolo di paragone, le osservazioni orarie stimate (ZHR, tasso orario zenitale) per il mese di agosto nell’emisfero boreale o settentrionale sono attorno al centinaio. Le Geminidi, con picco tra il 13 il 14 dicembre, offrono la più alta probabilità di avvistamento: 150 meteore all’ora. Dal canto loro, le Orionidi, con una velocità di circa 66 chilometri al secondo, sono in grado di disegnare in cielo delle scie particolarmente lunghe e luminose.

Max Kuster, astrofotografo amatoriale
RSI Info 02.10.2025, 18:00
Quando vedere le Orionidi
Il momento ideale per osservare questo fenomeno astronomico è nella seconda parte della notte. Lo sguardo va rivolto alla costellazione di Orione, che non a caso dà il nome allo sciame meteorico. La visibilità migliore si ha a partire dall’una di notte, quando il radiante, e ovvero il punto del cielo da cui sembrano originarsi le stelle cadenti, raggiunge i 30° sopra l’orizzonte, a Est. Quanto alla cometa di Halley, questa non sarà in alcun modo visibile: ciò accade solo ogni 76 anni, la prossima volta nel 2061.
La nebulosa di Orione, una delle più brillanti e vicine alla Terra
Le altre comete
Per chi volesse ammirare delle comete, non mancano comunque le opportunità. Le comete C/2025 R2 (SWAN) e C/2025 A6 (Lemmon) in questi giorni raggiungono infatti il punto di massimo avvicinamento alla Terra. Queste saranno osservabili in direzioni diverse del cielo: la SWAN verso sud-ovest e la Lemmon verso nord-ovest. Per entrambe, il momento migliore sarà poco dopo il tramonto del Sole, quando saranno abbastanza alte sull’orizzonte da poter essere viste prima di scomparire dietro la linea del cielo.
La cometa Lemmon, fotografata il 4 ottobre 2025 dal Centro Astronomico di Martinsberg, in Austria
La Lemmon raggiungerà una magnitudine di circa 4,1, teoricamente al limite della visibilità senza strumenti. La SWAN, con una magnitudine di 6,3, sarà ancora più tenue e richiederà strumenti ottici per essere avvistata. Chi non disponesse delle attrezzature necessarie, può approfittare delle numerose proposte di dirette online, come quella del Virtual Telescope Project. La prossima diretta streaming è prevista per venerdì 24 ottobre alle ore 19:30.

Sotto un cielo di stelle - parte seconda
Prima Ora 22.10.2025, 18:00