Scienza e Tecnologia

“Così osservo il cielo dai due angoli del mondo”

Dal Lucomagno al Texas, Max Kuster ci svela i segreti della sua passione per l’astrofotografia e le meraviglie celesti

  • Ieri, 12:33
  • Ieri, 13:17
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Max Kuster, astrofotografo amatoriale

RSI Info 02.10.2025, 18:00

  • Il giardino di Albert (RSI)
  • Il giardino di Albert/Prima ora
Di: red. giardino di Albert/Matteo Martelli  

Il cielo notturno della Valle di Blenio è uno dei più belli dell’Europa centrale. Nonostante globalmente l’inquinamento luminoso aumenti del 2% all’anno, l’arco alpino rimane una delle poche aree in cui è possibile ammirare la volta celeste nel pieno del suo splendore. 

È qui che Max Kuster, ingegnere meccanico di professione, coltiva la sua più grande passione: l’astrofotografia. “Questo luogo per me è una sorta di rifugio”, racconta il 26enne di origini ticinesi che oggi vive e lavora a Zurigo. “Qui ho fatto le mie prime foto al cielo notturno. È dove è cominciato tutto.”

Cielo notturno val di Blenio

Cielo notturno in val di Blenio: sullo sfondo il Sosto, in cielo la Via Lattea

  • il giardino di Albert

La sua passione per l’astrofotografia amatoriale nasce circa cinque anni fa dalla fotografia di paesaggi notturni. Incuriosito dagli oggetti celesti catturati nelle sue immagini, ha iniziato ad approfondire le tecniche da utilizzare. “Il primo pensiero è stato: come posso fotografarli?”, spiega. “E questo porta a telescopi, fotocamere dedicate e all’astrofotografia.”

Astrofotografia
  • Max Kuster

Uno sguardo al cielo, tra tecnica e arte

Oggi Max utilizza attrezzature sofisticate, che richiedono una lunga preparazione prima di ogni sessione fotografica. “C’è tutto l’equipaggiamento che va allineato con la stella polare, va montato il telescopio... Questo richiede parecchie ore”, spiega. Lo sviluppo tecnologico non risparmia nemmeno questo settore: la cattura delle immagini viene programmata dal cellulare, da dove è possibile dirigere l’obiettivo del telescopio. “Di solito posso lavorare tranquillamente dal divano”, precisa sorridendo. 

Telescopio Max Kuster

Dal suo cellulare, Kuster può direzionare il suo telescopio

  • il giardino di Albert

Le immagini grezze vengono elaborate al computer per rivelare dettagli invisibili all’occhio umano. “Servono parecchie ore di ritocco al pc per ottenere delle immagini interessanti”, ci spiega. “La preparazione tecnica è molto lunga e non si impara in un giorno. Ci vogliono anni per raggiungere un livello avanzato.” 

Eppure, il risultato vale lo sforzo. Le immagini catturate da Kuster rivelano galassie, nebulose e ammassi stellari invisibili a occhio nudo. “È praticamente una macchina del tempo”, afferma entusiasta. “La luce che colpisce il sensore della mia fotocamera è partita milioni di anni fa. Nel caso di galassie molto lontane, potrei star fotografando oggetti che non esistono più.

Un cielo in affitto

La passione di Max non si limita al Ticino. Ha anche un telescopio in Texas, che può controllare da remoto. “Posso dirgli che oggetti fotografare, quando e per quanto tempo”, racconta. L’osservatorio texano dove si trova il suo telescopio si chiama Starfront Observatories, e in breve tempo è diventato il più grande al mondo per numero di strumenti installati: se ne contano circa cinquecento, a un costo d’affitto di circa 200 franchi al mese. 

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Un cielo in affitto: il telescopio texano di Max Kuster

RSI Info 02.10.2025, 18:00

  • il giardino di Albert/Prima Ora

Parola chiave: condivisione

Max condivide le sue immagini sui social media e collabora con altri astrofotografi su progetti comuni. “Ci sono anche diverse nuove scoperte grazie alla fotografia nella comunità amatoriale”, spiega, sottolineando come l’avanzamento tecnologico stia rendendo sempre più accessibile questa attività.

Attualmente, Max sta lavorando a un’immagine di una nebulosa particolare. “In media per una foto simile sono necessarie dalle dieci alle 20 ore totali di esposizione”. Un lavoro che richiede pazienza e dedizione e prevede più notti di lavoro, ma che permette di svelare le meraviglie nascoste del nostro universo.

World Space Week

Dal 4 al 10 ottobre 2025 si tiene la “Settimana mondiale dello spazio”, ufficialmente definita come “una celebrazione internazionale della scienza e della tecnologia, per il loro contributo al miglioramento della condizione umana”.

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