Venti anni di lavoro, centinaia di scienziati coinvolti e milioni di galassie analizzate hanno portato a tracciare la più grande mappa tridimensionale dell'universo, a cui hanno contribuito anche i ricercatori del Politecnico di Losanna.
La cartina, che si basa sulle analisi dello Sloan Digital Sky Survey, mostra i filamenti di materia e i grandi vuoti che definiscono più chiaramente la struttura dell'universo ai suoi albori, quando aveva "solo" 380'000 anni. Da questi dati sono stati identificati schemi ricorrenti nella distribuzione delle galassie e parametri cosmologici chiave, come la densità di materia e energia oscura.
Le analisi hanno permesso di studiare l'espansione dell'universo, che ha subito un'accelerazione a causa dell'energia oscura, un elemento invisibile che si integra nella teoria della relatività di Einstein dall'origine ancora sconosciuta. L'accelerazione rivelata, con un'alta precisione, è però inferiore a quella prevista dai modelli e questa differenza per il momento non ha una spiegazione.