I bonus per gli ex dirigenti del Credit Suisse non devono essere mantenuti. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha presentato ricorso al Tribunale federale contro la decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF) di dieci giorni fa, come ha dichiarato venerdì.

Bonus Credit Suisse, il Dipartimento federale delle finanze fa ricorso
Telegiornale 23.05.2025, 12:30
Il TAF, in seguito a un ricorso presentato congiuntamente da dodici parti interessate, aveva stabilito che la riduzione, o addirittura l’abolizione, dei bonus ancora dovuti - la cosiddetta remunerazione variabile - ai tre più alti livelli dirigenziali del Credit Suisse era illegittima. Dopo che la Confederazione ha concesso prestiti all’istituto bancario nel marzo 2023 per garantirne la liquidità, il DFF ha ordinato questa misura che ha colpito circa mille persone.
Il DFF contesta la sentenza del TAF. La decisione finale spetterà al Tribunale federale. Secondo il DFF, il TAF non ha tenuto conto di elementi essenziali nella sua interpretazione delle basi legali. In particolare, non ha tenuto conto delle circostanze eccezionali che hanno portato all’acquisizione del Credit Suisse.
La Confederazione contesta ora la sentenza dei giudici di San Gallo e ha deciso di sottoporre la questione alla più alta autorità giuridica elvetica, la quale dovrà pronunciarsi in ultima istanza. Il DFF ritiene che il TAF non abbia preso in considerazione aspetti essenziali nell’interpretazione delle basi legali, in particolare non tenendo conto delle circostanze straordinarie non prevedibili dal legislatore legate all’acquisizione di Credit Suisse.

Credit Suisse, illegittimo ridurre i bonus
Telegiornale 14.05.2025, 12:30