Oltre 300 persone in paziente attesa per una dedica a Ginevra. Il fenomeno Joël Dicker colpisce ancora. Ma cos’ha di così particolare? “Il problema è che non ci si riesce a fermare di leggere. E a causa sua soffro di insonnia”, ci dice un fan. “I suoi libri si leggono velocemente e quindi il problema è che bisogna aspettare due anni per il prossimo”, afferma un altro appassionato dello scrittore ginevrino.
E da ora il nuovo romanzo di Joel Dicker “Un animale selvaggio” è in libreria anche in italiano. Ma cos’ha questo romanzo di diverso dagli altri? “A sorpresa non c’è un omicidio, ma c’è sempre molta suspense”, ci spiega Joël Dicker.
“Ho cercato di avere una scrittura più densa. Si tratta di un romanzo nel quale il tempo gioca un ruolo importante: un cronometro appare all’inizio e tutto si sviluppa molto velocemente. Spero che questo piaccia”, aggiunge.
Il suo settimo romanzo, il terzo da quando è morto il suo mentore ed ex editore Bernard de Fallois, e il secondo pubblicato dalla casa editrice che ha fondato a Ginevra. Joël Dicker dunque, scrittore, ma anche imprenditore, di se stesso.
“Ho deciso di esser il proprietario della casa editrice che pubblica i miei libri, non l’editore di me stesso non correggo io i miei testi, non è così, ho una squadra, degli editor, che lo fanno, con osservazioni che a volte fanno male, ma è molto importante”, prosegue.
Spesso lo nega, ma sembra che Dicker abbia trovato la ricetta del libro di successo. “Mi piacerebbe - prosegue - o forse no, perché il vero piacere è quello di non sapere cosa funziona: l’adrenalina, la paura, il dubbio mi aiutano a superarmi”.
Insomma, un fenomeno letterario e insieme commerciale. Sempre più sotto il fuoco della critica soprattutto francese, ma sempre più amato dalle sue lettrici e dai suoi lettori.