Giovedì a Berna sono state posate 4 pietre d'inciampo per ricordare le vittime del nazismo vissute nella città federale. La campagna "Stolpersteine", lanciata nel 1992, ha dunque raggiunto anche la capitale.
Le "pietre d'inciampo" sono nate da un'iniziativa degli artisti tedeschi Katja e Gunter Demnig, che in 30 anni hanno posato 90'000 pietre in quasi 30 Paesi. In Svizzera l'iniziativa ha già raggiunto Zurigo, Basilea e Winterthur.
A Berna in Monbijoustrasse è stato ricordato Arthur Bloch, assassinato dai nazisti svizzeri nel 1942 a Payerne (VD). Le altre pietre sono state posate nella Spitalgasse per Lucien Leweil-Woog (che morì nel campo di sterminio di Auschwitz), a Distelweg per Guido Zembsch-Schreve, nella Genfergasse per Céline e Simon Zagiel: lasciarono il Belgio nel 1942 per rifugiarsi a Berna, ma le autorità svizzere consegnarono entrambi alla Francia, dove vennero arrestati dai tedeschi. Céline morì ad Auschwitz, Simon sopravvisse.