Alcolismo come malattia? Lo stipendio va versato

Non è colpa del dipendente etilista se non può lavorare a causa di un ricovero per trattare medicalmente la sua dipendenza dall’alcol. Il datore di lavoro deve continuare a versargli lo stipendio come per qualsiasi altro salariato ammalato.

È quanto afferma il Tribunale federale nella sentenza, pubblicata venerdì, su un caso lucernese. Che il lavoratore fosse dipendente dall’alcol, la massima istanza giudiziaria lo dà per certo in base a quanto appurato dai giudici di primo e secondo grado. Questi avevano rilevato come il dipendente della grossa ditta elvetica specializzata in impiantistica da riscaldamento da tempo fosse caduto in una dipendenza patologica sempre più profonda.

Il lavoratore, ribadisce la sentenza, era senza ombra di dubbio ammalato. Essendo assente senza colpa, aveva diritto allo stipendio. L’argomento del datore di lavoro che faceva valere il fatto che il suo dipendente fosse stato ricoverato solo dopo aver provocato un incidente in stato di ebbrezza e il seguente ritiro della patente è così stato spazzato via dall’accertamento della pregressa malattia e quindi dalla mancanza di colpa del lavoratore.

Ma attenzione a brindare. Ogni caso, mettono in guardia i giudici di Losanna, va valutato bene e in profondità, per se stesso e le sue peculiarità, tanto più se un impedimento al lavoro è dovuto a motivi diversi.

Bisognerà allora valutare per ogni periodo di tempo corrispondente il motivo per cui il lavoratore era impedito nel lavoro e se tale ragione sia da imputare o meno a sua colpa.