Svizzera

I ghiacciai che si sciolgono hanno un impatto sulle dighe

Gli impianti idroelettrici resteranno tuttavia importanti, secondo uno studio dell’EPFL, ma bisogna già pensare a un equilibrio fra le varie funzioni dell’acqua che contengono

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Radiogiornale delle 12.30 del 24.10.2025: La corrispondenza di Lucia Mottini sulla scomparsa dei ghiacciai e le conseguenze per le dighe

RSI Info 24.10.2025, 12:30

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Di: Radiogiornale-Lucia Mottini/pon 

La scomparsa dei ghiacciai ha già conseguenze per le dighe. Lo evidenzia uno studio del politecnico di Losanna, secondo cui però i bacini di ritenzione - anche se meno produttivi - continueranno ad avere una grande importanza.

Un esempio è la diga del Gries, a 2’400 metri di quota fra Vallese e Ticino, che fornisce circa il 3% dell’energia idroelettrica elvetica. Il suo apporto nel tempo rischia di ridursi in modo significativo a causa della progressiva scomparsa del ghiacciaio che l’alimenta. Un destino comune a parecchie delle circa 220 dighe svizzere. Non per tutte la situazione è comunque la medesima. “Dipende dal ghiacciaio, dall’altezza”, spiega Giovanni De Cesare, direttore operativo della piattaforma per le costruzioni idrauliche all’EPFL, interpellato dal Radiogiornale della RSI. Nel caso del Gries, che ha studiato in modo particolare su richiesta dei gestori, la sparizione del ghiacciaio è prevista attorno al 2070.

Il ritiro del ghiaccio ha un duplice effetto negativo: il secondo è quello di lasciare allo scoperto dei detriti, che con la pioggia possono scendere a valle e finire nel lago, riducendone la capienza. Dei rimedi esistono ma occorre intervenire. In un caso grave, “bisogna fare una galleria di aggiramento della diga” per i sedimenti, “come a Palagnedra”, spiega De Cesare. Secondariamente, si possono aumentare i volumi di ritenzione. “Ci sono tanti progetti - sottolinea l’esperto - di innalzamento delle dighe”.

Nel 2021 in Svizzera si pensava di alzarne 15 per produrre in inverno 2 terawattora in più, un obiettivo poi ridimensionato a 1,1 terawattora dopo gli studi di fattibilità.

Secondo De Cesare, se anche la loro capacità di produzione verrà ridimensionata, i bacini idroelettrici manterranno comunque una grande importanza in Svizzera. L’esperto ricorda che hanno pure altre funzioni, “per esempio di protezione contro le piene come l’anno scorso in Vallese e in Ticino”. Sono inoltre importanti serbatoi, anche se in futuro, con meno acqua a disposizione appariranno interessi divergenti: “Per fare 4 KWh ci vogliono 1’000 litri d’acqua nella diga del Gries. Ma se non ho più da bere, cosa preferisco, l’elettricità o l’acqua? Stesso discorso per l’agricoltura”. Raccomanda quindi di pensare già ora, prima della carenza, a definire un equilibrio fra le diverse funzioni.

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