In Svizzera permane ad un livello elevato il numero di segnalazioni sul fronte della sicurezza informatica: nel primo semestre dell’anno sono state 35’727, indica l’ultimo rapporto pubblicato oggi, martedì, dall’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS).
I tentativi di truffa, relativi al 58% delle segnalazioni ricevute, sono fra i casi più riferiti. Le telefonate a nome di false autorità, pur corrispondendo a circa un terzo di tutte le segnalazioni, hanno fatto registrare un calo significativo (da 13’730 a 10’578). Per contro è quasi quintuplicato su base annua (da 729 a 3’485 segnalazioni) il dato che concerne pubblicità legate a truffe nell’investimento online.
Spesso, per questi annunci fraudolenti, vengono usurpate le immagini di personalità di spicco. Gli utenti tendono a fidarsi maggiormente di video con volti noti e vengono così indotti a investire denaro su piattaforme fraudolente. E i criminali, rammenta in una nota l’autorità federale, ricorrono sempre più spesso alla tecnologia deepfake per imitare interviste televisive a personalità note, sempre al fine di conferire credibilità ai loro annunci.
Rimane quindi una grande sfida il ransomware, con la minaccia spesso connessa di pubblicare i dati rubati sul darknet: a quest’ambito sono legate 57 segnalazioni, provenienti soprattutto da organizzazioni e aziende, a fronte delle 44 pervenute nello stesso periodo del 2024.
Da rilevare che, sempre nel primo semestre dell’anno, è stato introdotto l’obbligo di segnalare ciberattacchi a infrastrutture critiche. Le 180 segnalazioni ricevute dallo scorso 1° aprile, quando l’obbligo è entrato in vigore, forniscono un importante contributo “per meglio comprendere la situazione nazionale di minaccia e allertare tempestivamente le organizzazioni interessate”, sottolinea l’UFCS.








