Il Consiglio federale ha deciso mercoledì di accogliere in Svizzera dei bambini feriti della Striscia di Gaza, perché possano essere curati. “Un’operazione in corso”, ha detto Ignazio Cassis parlando con la RSI a New York, nella quale sarebbero coinvolti diversi consiglieri federali.
Secondo quanto riferito da SRF giovedì mattina, si tratterebbe di una ventina di vittime degli attacchi israeliani con le rispettive famiglie, un centinaio di persone al massimo. I dettagli non sono stati ufficialmente resi noti. Il Dipartimento di giustizia e polizia, contattato dai colleghi della radiotelevisione della Svizzera tedesca, si è limitato a confermare che l’accoglienza è all’esame delle autorità competenti, federali e cantonali.
Due consiglieri federali all'ONU: intervista a Ignazio Cassis
SEIDISERA 24.09.2025, 18:00
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La richiesta di fare qualcosa per i bambini di Gaza sarebbe stata avanzata da diversi cantoni autonomamente, oltre che da parlamentari federali come il verde liberale argoviese Beat Flach, autore di una mozione. Azioni simili sono già state condotte da altri Paesi, come l’Italia (a metà agosto erano stati accolti 31 bambini con 83 accompagnatori). E già due anni fa quattro bimbi palestinesi erano approdati a Ginevra, allora su iniziativa personale di un medico.
Fra le domande che ancora attendono risposta, vi sono le modalità di scelta dei bambini da portare in Svizzera (migliaia di loro sono rimasti feriti nei bombardamenti, e migliaia uccisi) e gli aspetti logistici, non da ultimo perché per lasciare la Striscia occorre il via libera israeliano. Inoltre, non è dato sapere di quale status godrebbero queste famiglie. Una possibilità è la concessione di un visto umanitario.
Cassis ha detto, sempre ai microfoni della RSI: “Abbiamo investito molti soldi dei cittadini svizzeri, oltre 100 milioni di franchi, per fare avere alla popolazione di Gaza i beni alimentari e di protezione di cui necessita. Purtroppo questi beni non riescono a entrare nella quantità e nella regolarità sufficiente nel territorio di Gaza, perché l’esercito israeliano blocca parzialmente queste entrate”.

Il Consiglio federale a New York
Telegiornale 24.09.2025, 20:00