Didier Burkhalter ha approfittato della sua presenza a Sochi, all’inaugurazione dei Giochi invernali, per lanciare ufficialmente sabato il duecentesimo anniversario della relazioni diplomatiche fra Svizzera e Russia. Alla presenza del capo della diplomazia di Mosca, Sergei Lavrov, il presidente della Confederazione si è ispirato agli ideali olimpici parlando di “gettare ponti fra nazioni, incoraggiare la solidarietà e dare la possibilità di esprimersi ai giovani”.
Burkhalter ha ricordato la neutralità elvetica e il ruolo di mediatore che la Svizzera ha saputo assumersi negli anni, un ruolo riconosciuto dal suo interlocutore e che era stato al centro anche dell’incontro avuto la vigilia con l’omologo ucraino Viktor Ianukovich, al quale, in veste anche di presidente di turno dell’OSCE, il consigliere federale ha ribadito la “necessità di una soluzione pacifica alla crisi a Kiev”.
Alla Casa Svizzera erano presenti fra gli altri anche l’ex consigliere federale Adolf Ogi e l’ex presidente del Consiglio degli Stati Filippo Lombardi. Burkhalter non ha mancato nemmeno di rendere visita agli atleti della delegazione rossocrociata, ospiti del villaggio olimpico.
ATS/pon
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Il servizio di Gianluca Olgiati
RSI Info 08.02.2014, 20:21