Svizzera

Condannato per pratiche sadomaso senza il consenso della partner

Il Tribunale federale ristabilisce la condanna per stupro a un friburghese dichiarato colpevole di lesioni semplici, coazione sessuale e violenza carnale

  • Un'ora fa
Immagine d'archivio del Tribunale federale di Losanna

Immagine d'archivio del Tribunale federale di Losanna

  • Keystone
Di: Giorgia Lorenzini 

In una sentenza del 5 settembre 2025, il Tribunale federale ha dichiarato colpevole di stupro un uomo friburghese in quanto, nel contesto di pratiche sadomasochiste, non si è sincerato del consenso della partner. L’uomo era già stato condannato nel 2023 dal Tribunale di Sarine, ma in seguito prosciolto dal Tribunale cantonale friburghese. L’attuale decisione del Tribunale federale annulla il proscioglimento e conferma la condanna per lesioni semplici, coazione sessuale e violenza carnale.

I fatti

La storia inizia a giugno 2021, quando l’uomo e la donna in questione hanno avuto dei rapporti sessuali di tipo sadomasochista in modo consensuale, due volte nell’arco di due giorni. I due si incontrano tramite un’amica comune “a fini esclusivamente sessuali”, stando a quanto riporta RTS.

A seguito dei due incontri sessuali, nei mesi successivi i due si scambiano messaggi sempre a sfondo sadomasochista. A dicembre 2021, sei mesi dopo il loro primo incontro, decidono di rivedersi. I messaggi mandati dalla donna prima dell’incontro, riportati da RTS e presi in analisi dal Tribunale federale, sono espliciti: “Ho così tanta voglia di scopare”, “Ho fame del tuo cazzo”, “Sono ubriaca. Sbrigati. Presto”.

L’uomo arriva a casa della donna verso le 23 e hanno un rapporto sessuale di tipo sadomasochista.

Le conseguenze

Meno di una settimana dopo l’incontro di dicembre, la donna scrive all’uomo: “Quando una donna ti dice di fermarti, devi fermarti. Sono a una settimana di antidolorifici, ho un ematoma alla testa, sulla guancia, ferite alla gola, una costola incrinata e non posso più girare la testa (...) Non penso che ti rendi conto di quello che hai fatto. Non ho provato alcun piacere, ho sofferto”.

La risposta del condannato: “Non so bene che dire al tuo messaggio. Ero ancora nel nostro gioco che facevamo (...) Sono davvero sinceramente dispiaciuto. Non pensavo che la nostra notte fosse stata così dura per te. Non mi discolpo ma pensavo davvero che fosse quello che ci piaceva fare a entrambi”.

In seguito arriva la denuncia e la condanna nel 2023, poi il proscioglimento da parte del Tribunale cantonale di Friburgo nel 2024 in quanto i due avrebbero “di comune accordo iniziato una relazione di tipo sadomasochistico”.

Questo fino alla decisione di settembre 2025 del Tribunale federale, che in ultima istanza dichiara l’uomo colpevole.

La questione del consenso

Per il Tribunale federale, disinteressandosi del consenso della donna durante l’incontro in questione - quello di dicembre - l’uomo ha accettato il rischio che quest’ultima non consentisse a rapporti con lo stesso svolgimento di sei mesi prima.

Insomma, la problematica centrale riguarda il consenso della donna all’uso della violenza durante l’incontro di dicembre e ai rapporti sessuali avvenuti in quel contesto. Secondo il Tribunale federale, il fatto di aver avuto relazioni sessuali sadomasochiste in passato non permette di dedurre il consenso della donna nell’incontro successivo. Tale consenso non poteva essere desunto neppure dai messaggi scambiati nel corso dell’estate perché questi non permettono di ritenere senza alcun dubbio che la donna consentisse a rapporti dello stesso tipo mesi più tardi. Inoltre, la donna conservava il diritto di cambiare parere in qualsiasi momento.

Neppure i messaggi inviati dalla donna poco prima dell’incontro di dicembre indicherebbero un indubitabile consenso a rapporti sadomasochisti in quanto non si riferivano con chiarezza a pratiche di tale natura.

In definitiva, secondo il Tribunale federale, l’uomo “ha intrapreso una pratica sessuale sadomasochistica senza prendersi la briga di assicurarsi del consenso della donna, così come della portata di tale consenso. Ha accettato il rischio che la donna potesse essere non consenziente, sia per quanto riguarda le violenze che i rapporti sessuali”. Ora il Tribunale cantonale friburghese dovrà esprimersi in merito alla pena.

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Notiziario

Notiziario 19.11.2025, 15:00

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