Svizzera

Dazi USA al 15%, le reazioni delle associazioni di categoria

Dalle esenzioni sull’importazione di carne statunitense, al rimborso delle tariffe doganali ai grandi esportatori svizzeri, fino all’incertezza del settore farmaceutico

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L'industria orologiera svizzera beneficerà dei rimborsi per i dazi statunitensi al 39% pagati dal 14 novembre in poi
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Regionale delle 07.00 dell’11.12.2025: Il servizio di Michèle Volontè su dazi e reazioni

RSI Info 11.12.2025, 07:00

  • Keystone
Di: Radiogiornale - Michèle Volontè/Gi.Lo 

Dopo il recente accordo con gli Stati Uniti sui dazi, le tariffe si sono ridotte dal 39% al 15%, con effetto retroattivo dal 14 novembre. In cambio, la Svizzera riduce i dazi sulle importazioni di alcuni prodotti dagli USA, tra cui la carne. Molti dettagli restano ancora da definire, intanto, le associazioni di categoria reagiscono alla notizia.

Gli Stati Uniti potranno esportare in Svizzera, esenti dai dazi, 500 tonnellate all’anno di carne bovina, 1’000 tonnellate di carne di bisonte e 1’500 tonnellate di pollame. Eric Jürg, del Comitato direttivo dell’Unione professionale svizzera della carne, rassicura che nonostante le cifre enormi, si tratta in realtà di quantità irrisorie: “1’500 tonnellate di pollame è pari al 2% di quello che si importa già oggi, soprattutto dall’Europa ma anche dal Brasile. Quindi il 2% è niente”. Il controverso pollo al cloro non verrà importato, almeno per ora. In Svizzera è, e rimane, vietato.

L’effetto retroattivo dei dazi è un sollievo per i grandi esportatori, che lo accolgono positivamente nonostante rimangano da chiarire le modalità attraverso cui avverranno i rimborsi. Gli esportatori svizzeri possono infatti chiedere alle autorità doganali di essere rimborsati per i dazi al 39% che hanno pagato dal 14 novembre in poi.

Yves Bugmann, che rappresenta la Federazione dell’industria orologiera svizzera, assicura che l’associazione lavorerà per garantire che questi importi possano essere rimborsati facilmente, in modo non burocratico.

Economiesuisse, l’organizzazione mantello dell’economia svizzera, si dice però anche prudente, soprattutto per l’imprevedibilità del presidente Trump.

Anche il rappresentante delle aziende chimiche e farmaceutiche in Svizzera, Science Industries ha fatto avere una sua reazione: in questo settore le trattative con gli Stati Uniti sono ancora in corso. In ogni caso, eventuali dazi per il settore farmaceutico non potranno superare ora il 15%. Sembra lontano ormai quel 250% di dazi che il presidente americano voleva imporre ai farmaci svizzeri.

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Dazi USA al 15% retroattivamente

Telegiornale 10.12.2025, 20:00

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