Diritti politici da garantire a tutti i disabili

Tutti gli svizzeri dai 18 anni, anche i disabili psichici e coloro che sono sottoposti a curatela generale, debbono beneficiare dei medesimi diritti e doveri politici. È la posizione del Nazionale che ha così approvato lunedì, con 109 voti, 68 contrari e 16 astensioni, una mozione volta a modificare in questo senso la Costituzione federale.

In base ad essa, attualmente, le persone “interdette per infermità o debolezza mentali” non possono beneficiare dei diritti politici. La legge precisa poi che è escluso dal diritto di voto chi, a causa di durevole incapacità di discernimento, è sottoposto a curatela generale o è rappresentato da una persona che ha designato con mandato precauzionale. Nella Confederazione la misura concerne circa 16’000 persone.

L’articolo costituzionale si fonda sull’idea che le persone con disabilità che necessitano della protezione di una curatela generale o di un rappresentante per affrontare la vita quotidiana, ad esempio per questioni finanziarie, non siano in grado di formarsi un’opinione politica. Ma la realtà è diversa, sostiene la commissione del Nazionale che ha elaborato la mozione: anche in questo gruppo di persone ci sono infatti coloro che vogliono essere attivi politicamente.

Per la maggioranza della Camera del popolo, non è quindi oggi più ammissibile privare automaticamente una persona dei diritti politici se è sottoposta a curatela generale. Gli Stati dovranno ora prendere in esame il dossier.