Il Tribunale federale si occuperà del caso di una zurighese, oggi 22enne, disabile a causa della pillola anticoncezionale Yasmin. La famiglia della giovane ha deciso di rivolgersi ai giudici di Losanna, dopo che quelli cantonali di Zurigo hanno negato l'indennizzo reclamato alla casa produttrice del farmaco, la Bayer. Il ricorso è stato anticipato dal legale, Felix Rüegg, alla radio della Svizzera tedesca.
La vicenda aveva avuto inizio nel 2008: la ragazza era stata colpita da un'embolia polmonare poche settimane dopo che il ginecologo le aveva prescritto la Yasmin. Al suo cervello era mancato l'ossigeno, con conseguenti danni permanenti. I genitori (come la cassa malati CSS) si erano rivolti alla giustizia chiedendo un risarcimento di 5,3 milioni più 400'000 franchi per riparazione di torto morale, ma due istanze successive hanno dato loro torto. Oltre al danno la beffa: dovranno rimborsare alla multinazionale 120'000 franchi di spese processuali.
Il caso non è unico, tanto che la Bayer negli Stati Uniti ha concluso diversi accordi extragiudiziali, senza riconoscere colpe ma sborsando a migliaia di vittime oltre un miliardo di dollari in tutto.
ATS/pon