Contro l’acquisto di 6 droni israeliani da parte dell’Ufficio federale degli armamenti (armasuisse), è stata avviata un’azione legale.
A promuoverla, come annunciato dai ricorrenti oggi, martedì, sono una coppia di palestinesi fuggiti lo scorso anno da Gaza, il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), la sezione ginevrina della Lega svizzera dei diritti umani e l’Associazione svizzera di avvocati per la Palestina.
L’istanza, che punta ad annullare il contratto concluso fra armasuisse e il produttore israeliano Elbit, è stata depositata presso il tribunale cantonale di Berna.
I 6 droni dovevano essere consegnati nel 2019. Ma alla fine del 2023 Elbit ha deciso di concentrarsi sul conflitto a Gaza, posticipando i termini di consegna alla fine del 2026. Per i ricorrenti il fatto che la Confederazione abbia accettato questo rinvio equivale a sostenere “lo sforzo militare di uno Stato accusato di commettere crimini di guerra, crimini contro l’umanità e un possibile genocidio”, ha dichiarato la legale dei ricorrenti Emma Lidén.

Notiziario
Notiziario 15.07.2025, 15:00
Contenuto audio