Giovedì sera si sono svolte a Losanna due manifestazioni legate al conflitto in Medio Oriente: una marcia silenziosa a sostegno di Israele (che ha riunito più di 200 persone) e una contro-manifestazione filopalestinese (con più di 2’000 persone presenti). Quest’ultima manifestazione ha dato luogo a scontri con la polizia. Verso le 20.00 la situazione si era tranquillizzata, spiega Riccardo Bagnato, inviato del Telegiornale della RSI a Losanna. “È notizia degli ultimi istanti, invece, che la polizia si è diretta alla stazione per cercare di calmare la situazione ma in generale, al momento sembra che tutto sia rientrato. Anche il traffico è ripreso. È stata però per Losanna una giornata particolarmente calda, con scontri e manifestazioni che hanno segnato la città e l’opinione pubblica”.
Le forze dell’ordine, presenti in gran numero, hanno dovuto ricorrere all’uso di gas lacrimogeni e di un camion con idrante per respingere i filopalestinesi, la cui manifestazione non era stata autorizzata. La situazione si è fatta tesa dopo che i manifestanti hanno lasciato Place de la Riponne, dove si erano dati appuntamento, per raggiungere St-Laurent. Sventolando numerose bandiere palestinesi, i presenti hanno scandito con forza il loro sostegno al popolo palestinese e lanciato slogan ostili ai “sionisti”. Secondo gli organizzatori, in particolare il collettivo Lausanne-Palestine, questa manifestazione mirava a “fare fronte comune contro la presenza dei genocidi, dei sionisti e dei fascisti”. Hanno definito la marcia pro-israeliana “marcia di solidarietà con lo Stato coloniale”.
Da parte loro, i sostenitori di Israele sono rimasti confinati a Ouchy, in riva al lago. Il loro appuntamento era inizialmente previsto davanti alla chiesa di Saint-Laurent, nel centro della città, ma è stato spostato per evitare di incrociare la contro-manifestazione filopalestinese. Questa marcia silenziosa è stata organizzata dall’associazione Svizzera-Israele (ASI) e autorizzata dalla polizia di Losanna. Sotto la protezione della polizia, i manifestanti, muniti di bandiere israeliane e svizzere, sono rimasti nella zona del Vieux-Port, sfilando dietro uno striscione con lo slogan della manifestazione: “Per Israele contro l’antisemitismo”. Al termine della manifestazione, verso le 19. 30, gli organizzatori hanno preso la parola per chiedere il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza.
Alcuni filopalestinesi sono riusciti a raggiungere Ouchy, ma la polizia li ha tenuti a debita distanza dalla marcia israeliana.

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