In Ticino si moltiplicano le iniziative per sondare le possibilità dello sfruttamento della forza del vento per produrre energia alternativa. (vedi articolo correlato). Quali sono le problematiche che comportano? Dove potrebbero sorgere nuovi parchi? Marco Gaia , che fa parte di un gruppo di lavoro promosso dalla Confederazione per elaborare il nuovo "Windkonzept 2013", ci aiuta a capirlo.
Quali sono i risultati delle ricerche sul potenziale eolico in Svizzera?
"Gli studi sull’uso dell’energia eolica indicano che ci sono regioni lungo il Giura, nelle Prealpi e nelle Alpi che hanno il potenziale adatto per questo tipo di impianti. Il vento vi soffia infatti durante l’anno con una velocità media tale da renderne pensabile lo sfruttamento. In Ticino invece c’è la zona del Gottardo dove ci sono già dei progetti".
Quali condizioni ci devono essere per poter costruire un parco eolico?
"In primis una sufficiente velocità media del vento durante l'intero anno. Poi vi sono dei requisiti tecnici da soddisfare, come un facile accesso per la costruzione e la manutenzione dell'impianto. Non da ultimo bisogna evitare possibili interazioni negative.
Ci spieghi...
"Le eoliche hanno componenti metalliche che possono avere interazioni negative con i radar usati meteorologi, dalla navigazione aerea e dai militar. E' necessario che il parco eolico si trovi a una distanza sufficiente da questi apparecchi."
Ci sono altri fattori di cui tener conto?
"Vi sono conseguenze a livello naturalistico perché ci sono regioni protette come i paesaggi di interesse nazionale, (ad esempio le paludi o i parchi nazionali) dove non è permesso costruire. Tolte queste zone, quelle ricoperte da ghiacciai, laghi, città e tutte quelle dove possono sorgere interazioni negative, rimane ben poco territorio. Per questo la Confederazione ha istituito il nostro gruppo di lavoro che deve fornire criteri con i quali ponderare gli interessi primari della Svizzera. La domanda che ci si pone ogni volta che sorge un conflitto d'interessi è: "Cosa è prioritario? Ad esempio la produzione delle energie rinnovabili o la tutela del paesaggio?".
Si è già arrivati a una risposta?
"No. Le discussioni sono appena iniziate. Ma la questione è sempre più di attualità. Soprattutto a causa del previsto aumento massiccio dello sfruttamento dell’energia eolica deciso sulla base degli scenari del dopo Fukushima e sulla strategia Energia 2050 della Confederazione".
Se il territorio svizzero dovesse rivelarsi effettivamente troppo piccolo per altri parchi eolici, Berna dovrebbe cambiare la sua strategia energetica? Ci sono alternative?
"Bisognerebbe probabilmente ripensare la produzione con cui si vogliono sfruttare le varie fonti energetiche. Si potrebbe dare più peso all’energia fotovoltaica per esempio, ma qui ci addentriamo su un terreno che non è più di mia competenza".
Paolo Beretta
Gallery image - "Eolico o tutela del paesaggio?"
Marco Gaia
Marco Gaia è il Direttore del Centro regionale Sud dell’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera situato a Locarno Monti
Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio federale dell’energia il 28 ottobre 2013 il 76% delle persone residenti vicino a un parco eolico giudica l’impatto dell’energia ricavata dal vento sul proprio benessere debole o nullo. Il 6% degli intervistati, invece, dichiara di sentirsi profondamente disturbato. sono i risultati del sondaggio d’opinione condotto dai ricercatori dell’Università tedesca "Martin Lutero" di Halle-Wittenberg, in collaborazione con l’Università di San Gallo su 467 persone che vivono a meno di cinque chilometri da un parco eolico.