Utilizzare gli scooter elettrici della Posta come sistemi di accumulo dell’energia a batteria. È il progetto pilota lanciato dal gigante giallo nel canton Friburgo, in collaborazione con il produttore dei veicoli Kyburz e l’Istituto di elettrotecnica della Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU), che intende sfruttare la tecnologia di ricarica bidirezionale per stabilizzare la rete e ottimizzare i costi energetici.
Dopo le consegne, gli scooter rientrano al deposito nel primo pomeriggio. Da quel momento, viene calcolato un profilo di carica e scarica basato sulle tariffe variabili dell’elettricità locale. L’obiettivo è vendere energia quando i prezzi sono alti e ricaricare i veicoli di notte, quando le tariffe sono più basse. L’unico vincolo: le batterie devono essere completamente cariche entro le 5 del mattino, pronte per il giro di recapito.
Un esempio concreto di come la mobilità elettrica possa integrarsi con la transizione energetica.
Falò a Millevoci, E-scooter
Millevoci 05.04.2023, 10:05
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