Il Ministero pubblico della Confederazione indaga nei confronti di Hans Ziegler per insider trading, il reato che consiste nell'approfittare di informazioni riservate a scopo di speculazioni personali. Per lo stesso motivo, Ziegler è finito anche sotto la lente della FINMA, l'autorità di sorveglianza dei mercati finanziari.
Il 64enne, da decenni fra i maggiori attori dell'economia svizzera, si è dimesso a sorpresa questa mattina (mercoledì) dalle sue funzioni nei consigli di amministrazione della Oerlikon, di cui faceva parte dal 2008, e di Schmolz+Bickenbach. Quest'ultima non commenta il caso ma in un comunicato ringrazia Ziegler "per il lavoro svolto". Di tutt'altro tenore la nota diffusa dalla prima, in cui, contrariamente all'uso, si rinuncia a esprimere qualsiasi forma di riconoscenza. Le ragioni dell'inchiesta, ha però chiarito un portavoce, riguardano la persona e non l'impresa.
Dopo essere stato ai vertici di molte aziende elvetiche, Ziegler aveva fondato nel 2006 una società di consulenza. Nell'ambito di questa attività, Rolf Erb, condannato nella primavera del 2015 per truffa ai danni dei creditori, lo aveva accusato di aver causato il fallimento dell'omonimo gruppo.
pon/ATS