Il Tribunale federale ritiene che il saluto romano in pubblico non è penalmente punibile, se viene fatto nell'ambito di una manifestazione di simpatizzanti di estrema destra.
Con la decisione resa nota oggi, mercoledì, Mon Repos annulla la condanna inflitta a un nazionalista di destra, per discriminazione razziale. I fatti giudicati risalgono al 2010, quanto il giovane si ritrovò con un centinaio di altre persone sul praticello del Gruetli. Una manifestazione di estremisti di destra alla quale assistettero, oltre alle forze dell’ordine, pure alcuni turisti di passaggio, che rimasero colpiti nel vedere il saluto con il braccio alzato e la mano tesa.
Dopo la denuncia e la conseguente condanna da parte della giustizia urana, la questione è approdata fino alla massima istanza giudiziaria nazionale, che ha ora rovesciato il tutto. I giudici di Losanna, infatti, ritengono che quando una persona fa il saluto romano solo per dimostrare il proprio credo politico, per di più durante una manifestazione di persone che hanno idee affini, l'articolo 261 bis del codice penale non può essere applicato.
ATS/bin