Il tasso ipotecario di riferimento non cambia: l’indicatore che serve a determinare le pigioni degli appartamenti in affitto in tutta la Svizzera rimane all’1,25%, ha reso noto lunedì mattina l’Ufficio federale delle abitazioni. Si trova a quel livello da settembre, quando era sceso di 0,25 punti.
Quest’anno l’indicatore era già stato ridotto in marzo dall’1,75% all’1,50%, mentre in giugno non vi erano state variazioni. In precedenza gli ultimi aumenti (prima all’1,50% e poi all’1,75%) erano avvenuti nel 2023.
Pubblicato a scadenza trimestrale, il tasso d’interesse di riferimento è basato su un tasso d’interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri, ponderato secondo il volume dei prestiti. Viene calcolato in quarti di punto percentuali. Questo tasso d’interesse medio, riferito al 30 settembre, è sceso dall’1,37% del trimestre precedente all’1,33%. Con l’arrotondamento commerciale, il tasso d’interesse di riferimento, determinante sotto il profilo del diritto della locazione, continua quindi a essere all’1,25%. Rimarrà a questo livello finché il tasso d’interesse medio non scenderà sotto l’1,13% o non supererà l’1,37%.
Se l’affitto si basa ancora su un tasso dell’1,5 % o superiore, in linea di principio l’inquilino ha ancora diritto a una diminuzione della pigione, che però non è automatica: va richiesta.
Dal settembre 2008 in tutta la Svizzera il tasso ipotecario di riferimento è stato unificato e ha sostituito quello precedentemente determinante nei singoli cantoni per le ipoteche a tasso variabile. Il tasso è partito con il livello massimo del 3,5% ed era sceso a un minimo di 1,25% una prima volta nel marzo 2020.
RG 09.00 del 01.12.2025











